Un nuovo, lucido e analitico intervento del prof. Giuseppe Ruggiero, molese, docente presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Bari, sull’incapacità di visione urbanistica della Giunta Colonna-Berlen: manutenzione ordinaria assolutamente insufficiente, progetti calati dall’alto e avulsi dai reali bisogni dei cittadini, inadeguatezza nel portare a termine anche banali servizi come la stazione di ricarica dei veicoli elettrici.


Il quinquennio 2018 – 2023 dell’Amministrazione Colonna sarà ricordato, indipendentemente dall’esito dell’imminente ballottaggio, per l’originalità della programmazione degli interventi manutentivi e progettuali.
Per quanto riguarda il primo aspetto, è inconfutabile la constatazione che la manutenzione ordinaria è stata condotta al di sotto degli standard civici minimali.
A giustificazione, l’assessore ai lavori pubblici, architetto Berlen, nel corso di un suo intervento in consiglio comunale, ebbe a teorizzare un modello di gestione della cosa pubblica avente come base i soli interventi straordinari !!!
Per esempio, si abbandona la manutenzione della viabilità comunale per 4/5 anni per avviare, ad un certo punto, interventi straordinari riparatori; si ignora il degrado del mercato ittico per un quinquennio per intervenire demagogicamente qualche mese prima delle elezioni amministrative. Lasciamo ai nostri concittadini (almeno a quelli dotati di onestà intellettuale) la valutazione di tale dottrina.
Per quanto riguarda la progettualità, il connubio Colonna/Berlen ha generato un sistema gestionale difficilmente riscontrabile in altri ambiti comunali, articolato nel tempo tra “micro” e “macro” progetti.
La prima tipologia d’intervento – micro – avrebbe dovuto dar vita ad una serie di attività ed opere utili al miglioramento della qualità della vita cittadina utilizzando contributi finanziari previsti per iniziative e programmi sovracomunali.
Bene, basta girovagare nella nostra cittadina per imbattersi in TOTEM che testimoniano il loro fallimento: involucri vuoti, simboli della sciatteria amministrativa che li ha generati; opere incomplete, mai attivate, e comunque disfunzionali e irrispettose del contesto che le ingloba.




L’incapacità di attivare i totem della vergogna è stata tale da interessare anche opere ed impianti nati sotto l’egida della precedente amministrazione.
Un esempio tra tutti riguarda la postazione per la ricarica elettrica di automezzi ubicata in prossimità del torrione in piazza XX Settembre. Certamente, una puntualizzazione del genere offende l’intelligenza e la capacità dell’amministrazione Colonna che non spreca del tempo per cosucce del genere perché “vola in alto” a livello dei “massimi sistemi” ; prova ne sia che diversi mesi fa abbiamo avuto occasione di leggere l’ennesima comunicazione autoreferenziale dell’amministrazione Colonna con la quale si annunciava l’avvio di un rapporto con una società privata per progettare e realizzare un sistema cittadino di postazioni per la ricarica elettrica (non ricordiamo di che tipo di relazione/ incarico si trattasse). Certo è che nulla è stato realizzato o avviato nonostante la relativa semplicità dell’intervento.


In riferimento poi ai progetti che potremmo inglobare nella tipologia “macro” aventi carattere strutturale, è agevolmente riscontrabile che il sodalizio Colonna/Berlen ha consolidato un approccio amministrativo che predilige progetti di riqualificazione urbana calati dall’alto e non frutto della valutazione delle esigenze della comunità molese.
I fabbisogni cittadini vitali sono paradossalmente ignorati (parcheggi, viabilità, strutture sociali e sportive, verde urbano, ecc.) favorendo progetti avulsi dal contesto, disfunzionali e irrispettosi dell’identità dei luoghi (“genius loci”), spesso frutto di legami politico – amministrativi esterni alla nostra collettività (Variante S.S. 16, intervento di “riqualificazione” del porto, ecc.).
Tra l’altro, si tratta molto spesso di progetti in cui il rapporto forma – funzione è disarticolato ‘, in cui prevale l’ingannevole valutazione di facciata della bontà dell’intervento. Come si può riqualificare un involucro edilizio o uno spazio collettivo senza attribuire loro una nuova funzione d’uso coerente con la natura dei luoghi?
Gli effetti delle malefatte urbanistiche perpetrate dall’amministrazione Colonna/Berlen richiederanno interventi di risanamento integrati che, nel corso del tempo (anni), potrebbero riassegnare a Mola quella vivibilità che ciascuno di noi molesi ha diritto di avere.
Giuseppe Ruggiero
Docente di Analisi, Pianificazione e Salvaguardia delle Risorse Territoriali
DiSSPA – Università degli Studi di Bari
Condivido tutto del prof. Ruggiero Giuseppe,aggiungo il paese sporco e disordinato con parcheggi selvaggi da mafiosi🤮
Non posso che condividere. Unica mia doglianza è la avara elencazione delle inefficienze e delle annunciate megalomani previsioni progettuali della amministrazione uscente.
Speriamo si cambi!
Condivido integralmente. Cos’altro aggiungere, se non che si tratta di due persone senza pudore e senza vergogna.