SPECIALE DOSSIER ELEZIONI 2023: CANDIDATI SINDACO E TUTTE LE LISTE, CON VOTI E PREFERENZE

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Dopo la maratona di ieri, con i risultati in tempo reale al procedere dello spoglio, ecco ora i risultati definitivi per i candidati Sindaco e per le liste collegate, con tutte le preferenze e l’evidenza dei più suffragati.

Ormai è di dominio pubblico: si va al ballottaggio, domenica 28 e lunedì 29 maggio, tra i due candidati Sindaco più suffragati, Giuseppe Colonna (46,54%) e Francesco Brunetti (29,46%).

Fin dalle prime battute – con l’arrivo dei dati dalle singole sezioni, pubblicati da “Mola Libera” in tempo reale, e quindi confermati dallo stato di avanzamento ufficiale sul sito della Prefettura – lo spoglio ha delineato una situazione di sostanziale vantaggio per Giuseppe Colonna che si è sempre attestato intorno al 45-47%, per poi consolidarsi sul 46%. 

Nel corso dello scrutinio, Colonna non ha mai avuto scatti in avanti che lasciassero prefigurare una sicura vittoria al primo turno, anche se i pronostici che circolavano nel suo entourage, nel giorno del voto di domenica, erano molto ottimisti in tal senso.

Tuttavia, è stato chiaro che Colonna non avrebbe vinto quando si è arrivati allo spoglio di metà delle sezioni, con i risultati ufficiali della Prefettura.

Ben diversa è stata invece la situazione per le liste collegate alla sua candidatura. Lo spoglio ha mostrato subito la presenza di una forbice abbastanza divaricata, in termini percentuali, tra il voto al candidato sindaco Colonna e quello alle sue liste.

Tanto che è subito circolata la voce di una proiezione, che sarebbe stata elaborata presso il Comitato elettorale di Colonna, che prefigurava il superamento del 50% da parte della coalizione di centro sinistra.

E, in realtà, con il procedere dello scrutinio, la soglia del 50% sembrava davvero a portata di mano, tanto che l’arrivo dei risultati definitivi al Comune delle ultime tre sezioni si è tinto di giallo, con la coalizione a sostegno di Colonna attestata poco al di sopra del 49% che, in effetti, ha chiuso a 49,59%. Ad un soffio dal 50%.

Se ci fosse stato un ulteriore guizzo, il ballottaggio, ormai certo a quel punto, sarebbe diventato pletorico.

Infatti, se le liste collegate a Colonna avessero raggiunto il 50% dei voti validi (ma così non è stato), in caso di vittoria di Brunetti al secondo turno avrebbe preso forma il peggiore degli incubi dei politici alle prese con le elezioni comunali: la cosiddetta “anatra zoppa”.

Significa che, in quel caso, la vittoria di un candidato sindaco in sede di ballottaggio, che però ha già visto al primo turno la coalizione avversaria raggiungere il 50%, non dà luogo al premio di maggioranza a favore della coalizione del sindaco vincitore.

In sostanza, in tal caso, una vittoria di Brunetti avrebbe portato all’ingovernabilità, cioè ad un Consiglio comunale composto in maniera proporzionale, senza premio di maggioranza, e quindi con una prevalenza dei seggi del centrosinistra sulla coalizione di Brunetti.

Questa ipotesi però non si verificherà perchè, come già scritto, la coalizione di Colonna non ha raggiunto il 50% dei voti validi (cioè del totale dei voti meno le schede bianche e nulle), ma si è fermata al 49,59%.

Pertanto, il ballottaggio è aperto al risultato e, quindi, la vittoria dell’uno o dell’altro candidato porterà comunque il premio di maggioranza a favore del vincitore, assicurando la governabilità.

Ma veniamo ai risultati dei candidati Sindaco.

COLONNA

Il risultato del ricandidato Sindaco Colonna sebbene di forte maggioranza relativa (6.276 voti), è tuttavia deludente per tre motivi politici:

1) Colonna aveva a disposizione una forte “macchina da guerra” con ben sette liste e numerosi candidati forti, tanto che, come si è già detto, la sua coalizione ha sfiorato il 50% dei voti, mentre il Sindaco è rimasto ben al di sotto (46,54%). Solitamente accade il contrario: un candidato sindaco autorevole trascina le sue liste, non fa invece da freno come ha fatto Colonna.

2) Solitamente, un Sindaco che ha governato bene e che si ripresenta viene rieletto al primo turno: non c’è partita. E infatti così è accaduto a Monopoli, dove Annese è stato addirittura plebiscitato nella sua rielezione con il 70,53% dei voti. Una chiarissima espressione popolare per un Sindaco che ha prodotto risultati tangibili, a differenza del quinquennio Colonna, vissuto dai molesi tra qualche raro sprazzo di luce e troppe ombre.

3) Colonna aveva di fronte concorrenti divisi e con liste non troppo agguerrite. Se l’opposizione avesse presentato un unico candidato, probabilmente avrebbe vinto al primo turno. Ma neanche questa condizione molto favorevole ha consentito a Colonna di approfittarne per vincere in prima battuta.

BRUNETTI

A differenza di Colonna, il risultato di Brunetti (3.973 voti, 29,46%) è stato migliorativo rispetto a quello conseguito dalle sue liste di coalizione (3.652 voti, 28,91%), tuttavia Brunetti avrebbe potuto fare meglio se avesse capitalizzato nella giusta misura il vento in poppa indotto anche a livello periferico da Giorgia Meloni. 

DI RUTIGLIANO

Giangrazio Di Rutigliano ha conseguito un risultato di tutto rispetto (1976 voti pari al 14,65%) sopravanzando il risultato delle sue liste (1731 voti, 13,70%). Tuttavia due delle sue liste sono apparse piuttosto deboli, Progetto Mola e Città equa e sostenibile: quest’ultima praticamente inesistente, la meno suffragata tra tutte quelle presentate.

DANIELE

Michele Daniele è stato il candidato sindaco che più ha beneficiato del voto disgiunto con 1.074 voti, pari al 7,96%, rispetto agli 853 voti della lista M5S (6,75%), un risultato di partito assolutamente insufficiente rispetto al lavoro svolto da consigliere comunale. Sicuramente non ha giovato lo scarso dialogo (anzi la competizione elettorale) con un candidato affine, Di Rutigliano, con il quale erano state combattute alcune importanti battaglie (variante alla statale 16, ad esempio).

LATTARULI

Maurizio Lattaruli, con il PCI, ha fatto un’onesta battaglia di testimonianza, ma il risultato non poteva essere diverso, trattandosi di un partito che, sebbene erede di un’antica e radicata tradizione, non è più da tempo tra le forze politiche che godono del favore elettorale.

COALIZIONI E LISTE ELETTORALI

Le coalizioni con le relative liste elettorali meritano un discorso a parte, oltre a quanto già detto in linea generale.

Vediamole per raggruppamenti, con le preferenze più importanti.

Coalizione di centro sinistra a sostegno di Colonna

La “macchina da guerra” architettata da Colonna è stata costruita con il criterio di privilegiare soprattutto i candidati più vicini alla sua persona e al suo gruppo dominante.

Quindi, larga predominanza alla sua lista personale “Avanti con Colonna Sindaco” (1.546 voti, 12,24%), la più suffragata tra tutte le 17 liste presenti sulla scheda elettorale, con Marco Ungaro primo per preferenze (342), nelle grazie dei potenti regionali, come ha dimostrato con la spregiudicata operazione di azzeramento della prima Giunta Colonna, ispirata e ridisegnata dal segretario regionale Marco Lacarra.

E quindi a seguire Giuseppe (Pinuccio) Calabrese (264), letteralmente riconquistato da Colonna, nonostante l’ex esponente di Fratelli d’Italia lo avesse pubblicamente definito “traditore”. Un cambio di casacca che non è mai stato davvero spiegato. Anche Mario Lepore (228), sebbene talvolta in dissenso con Colonna, è stato fondamentale nel suo tradizionale apporto elettorale, in discesa, è vero, ma sempre consistente.

Qui di seguito tutte le preferenze della lista.

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A seguire per consensi, “La Voce” (1.265 voti, 9,65%), lista ispirata e condotta dal consigliere uscente Leonardo Losito, tra i più stretti collaboratori del Sindaco Colonna, però risultato terzo nelle preferenze (289), dopo Stefania Capotorto (344) figlia del noto medico Giuseppe e l’assessore anch’egli uscente Angelo Rotolo (297).

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A seguire, in terza posizione sulle sette liste il Partito Democratico che, in qualità di partito nazionale, avrebbe invece dovuto guidare la coalizione sia per autorevolezza politica che per numero di voti.

Invece, ha conseguito un risultato tutto sommato modesto: 860 voti, pari al 6,81%. Peraltro, le prime tre posizioni, come era ampiamente previsto, sono state appannaggio dei tre ex consiglieri del centro destra: Marino Liuzzi (214), Angelo Catalano (160), perfino assessore con Sindaco Diperna, Marianna Lattaruli (144). Nessun dirigente del partito è apparso nelle prime posizioni (il segretario Rocco Zaccaria, peraltro l’unico di tale gruppo ad averci messo la faccia, è solo settimo con 65 voti), a riprova che anche questa lista è stata costruita a tavolino con la regia di Colonna: una lista addomesticata priva di un vero profilo politico.

Qui di seguito tutte le preferenze della lista.

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A seguire per consensi, dopo il PD, la lista “Scelgo Mola” (752 voti, 5,95%), una compagine costituita in prevalenza da consiglieri comunali uscenti, con prima Mariagrazia Delcane (165) e a seguire Francesco Palazzo (128) e quindi l’assessora Dominga Di Turi (96) e ancora Colonna Maria Antonietta (92).

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La lista “Ora a sinistra”, che nelle intenzioni della vigilia avrebbe dovuto raggruppare gli ex di “Futura” (Tricase, ecc.) oltre a spezzoni vari, quali ex del PD (Enzo Cristino, Antonio Bonamassa, ecc.) e reduci vari della diaspora, dal Partito Socialista di Farella a Rifondazione comunista di Francesco Pietanza, ha portato solo acqua al mulino di un gruppo radicato nell’associazionismo collaterale della Chiesa Matrice, con il massimo suffragio a Pietro Sportelli (372), oltre che ad un’altra fedelissima di Colonna, l’ex assessora Lea Vergatti (231). Tutto a dimostrazione che la sinistra molese non esiste più da tempo ed ogni prova per farla rivivire naufraga miseramente in assenza dell’ingrediente fondamentale: la politica e una chiara strategia.

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Segue la lista “Mola Metropolitana” (680 voti, 5,38%), costruita ad immagine e somiglianza di Nicola Tanzi (295), seconda è Gemma Ingravallo (161) e solo terza è la consigliera uscente Angelica Tribuzio (128).

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Ultima tra le liste a sostegno di Colonna, è Senso Civico (488 voti, 3,86%), la lista organizzata da Matteo Ranieri (184), già consigliere con l’Amministrazione Maggi, poi sempre nell’alveo di centro destra e da ultimo passato al centro sinistra. A seguire, ma molto staccati: Fabio Vitto (89) e Radogna Arianna (87), figlia del più noto Sante, imprenditore.

Qui di seguito tutte le preferenze della lista.

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Coalizione di centrodestra a sostegno di Brunetti

La lista di maggior peso è politica, quella di Fratelli d’Italia (1.223 voti, 9,68%).

Spicca per consensi l’affermazione di Domenico (Mimmo) Vavallo, il più suffragato in assoluto del nuovo Consiglio con 388 preferenze, consigliere uscente che rilevò il seggio dal dimissionario Diperna. Seguono: Margherita Soldano (162) e Rotondi Maria (126). 

Qui di seguito tutte le preferenze della lista.

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A seguire vi è la lista civica “Nuova Direzione”, che ha ottenuto una buona affermazione (852 voti, 6,74%) con Vincenzo Chiarelli più votato (254) e Vitantonio Battista (251), consigliere uscente, oltre alla ex 5 stelle Marilena Del Re (121).

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Al terzo posto un’altra civica “Noi con Mola” (699 voti, 5,53%) ispirata e organizzata da Vito Orlando (354), terzo tra i più votati del nuovo Consiglio, ex Assessore e vice Sindaco della prima Giunta Colonna, “azzerato” dal suo ex Sindaco nell’operazione di palazzo che portò alla “cacciata” di quattro assessori su cinque (unico sopravvissuto il sempiterno Berlen). Secondo per preferenze Gianni Siciliano (83), ex consigliere comunale con la Giunta Di Rutigliano.

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La quarta lista più suffragata della coalizione di Brunetti è un altro partito nazionale, Forza Italia (466 voti, 3,69%), con un risultato piuttosto insoddisfacente, al di sotto del 4%. Tuttavia, Sebastiano Delre, conferma la sua forza elettorale personale con 333 voti, seguito da Mariangela Conenna (134).

Qui di seguito tutte le preferenze della lista.

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Infine, l’ultima lista della coalizione di centro destra è “Alleanza per Mola”, già schierata nelle scorse elezioni del 2018 a sostegno della candidatura di Colonna, poi però, dopo due anni di coabitazione difficile nel “Cantiere civico”, passata all’opposizione. Il risultato è insoddisfacente (412 voti, 3,26%), sebbene Giovanni Gallo ottenga comunque 280 preferenze, seguito da Arianna Susca (157).

Qui di seguito tutte le preferenze della lista.

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Coalizione civica a sostegno di Giangrazio Di Rutigliano

L’ex Sindaco Di Rutigliano ha presentato una coalizione basata su tre liste. Come si è già anticipato, soltanto la prima è apparsa competitiva.

Infatti, la civica “Giangrazio Di Rutigliano Sindaco” (1.225 voti, 9,70%) è stata addirittura la seconda tra tutte le liste presentate nella competizione elettorale, soltanto dopo la lista “Avanti con Colonna”. 

Primo per preferenze è stato Fabio Daugenti (279), seguito dallo storico consigliere Sabino Vavallo (202), terzo Nicola Parente (177).

Qui di seguito tutte le preferenze della lista.

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La seconda lista della coalizione “Progetto Mola” (425 voti, 3,36) è apparsa molto ridimensionata rispetto alle aspettative, costruita prevalentemente intorno a Francesca Mola (256), seguita da Carlo Scarimbolo (107).

Qui di seguito tutte le preferenze della lista.

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Priva di storia e di slancio la terza lista della coalizione, “Città giusta e sostenibile” (81 voti, 0,64%), con Giuseppe Magnifico (16) e Rosanna Ciampitti (13).

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Lista a sostegno di Michele Daniele

L’unica lista a sostegno del consigliere uscente Michele Daniele è stata quella del Movimento 5 stelle, altro partito nazionale. La caduta del consenso al M5S su tutto il territorio nazionale ha penalizzato senz’altro anche la compagine molese che, nonostante il candidato sindaco abbia intercettato numerosi voti disgiunti, non è andata oltre 853 voti con 6,75%. Tra i candidati i più suffragati vi sono Alessandro Bellantuono (189), Mariano Alagna (111) e Stefania Carluccio (104).

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Lista a sostegno di Maurizio Lattaruli

Di nessun peso elettorale, se non a livello di testimonianza politica, la presenza della lista PCI (133 voti, 1,05%). Le preferenze hanno premiato le candidature storiche di Annella Andriani (50) e Domenico Varrese (29).

Qui di seguito tutte le preferenze della lista.

 

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LA CLASSIFICA DEI 10 CANDIDATI PIU’ SUFFRAGATI

1° VAVALLO Domenico (Mimmo) – Fratelli d’Italia: 388 

2° SPORTELLI Pietro – Ora a sinistra: 372

3° ORLANDO Vito – Noi con Mola: 354

4° CAPOTORTO Stefania – La Voce: 344

5° UNGARO Marco – Avanti con Colonna: 342

6° DELRE Sebastiano – Forza Italia: 333

7° ROTOLO Angelo – La Voce: 297

8° TANZI Nicola – Mola Metropolitana: 295

9° LOSITO Leonardo – La Voce: 289

10° GALLO Giovanni – Alleanza per Mola: 280

2 Commenti

  1. ZORRO DOCENTE UNIVERSITARIO
    Mi rivolgo alla Cittadinanza tutta, anche a coloro che hanno votato e voteranno per Colonna, la domanda è: ma Voi Cari Concittadini, Amate il Vostro Paese oppure lo Odiate e Disprezzate…?!

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