TURISMO: LA CONFCOMMERCIO INTERVISTA I CANDIDATI SINDACO

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Ecco le cinque domande curate dal “Comitato ospiti a Mola – Confcommercio”, rivolte ai candidati sindaco nelle imminenti elezioni comunali del 14-15 maggio, con le relative risposte.

Riceviamo da Sebastiano Defonte, Presidente Confcommercio di Mola, a nome del “Comitato Ospiti a Mola – Confcommercio”, e pubblichiamo:

Lettera aperta ai candidati Sindaco

I candidati sindaco alle elezioni comunali di Mola di Bari del 14-15 maggio 2023. Da sinistra verso destra, in ordine alfabetico: Francesco Brunetti (Centrodestra e civiche), Giuseppe Colonna (Centrosinistra e civiche), Michele Daniele (Movimento 5 stelle), Giangrazio Di Rutigliano (Civiche), Maurizio Lattaruli (Partito Comunista Italiano)

Egregi candidati, la città di Mola, nonostante lo sforzo che noi, operatori turistici facciamo quotidianamente, non si può (ancora) definire una città “accogliente/turistica”.

E questo, a nostro avviso, per svariati motivi che cercheremo di sintetizzare:

-Mola non è una città pulita e questo sia per responsabilità dei cittadini (residenti e temporanei), sia per la inadeguatezza dei controlli da parte di chi è preposto a farli.

-Mola non è -ancora- una città turistica: mancano ad es. parcheggi adeguati, bagni pubblici, una spiaggia urbana ed un numero sufficiente di lidi balneari. Eppure Mola è vicina a città che “vivono” di turismo come Polignano, Monopoli, ecc. ed avrebbe tutte le potenzialità per emergere: beni culturali come il castello e naturalistici come il mare, il mercato del pesce, una produzione agricola di rilievo, ecc.

Purtroppo queste peculiarità non sono state ancora messe a sistema e quindi la prima nostra domanda ai candidati è:

1) Cosa fareste per rendere Mola una città accogliente e turistica?

BRUNETTI:

Per essere accogliente, una città deve essere innanzitutto pulita e ordinata. Contrastare l’abbandono dei rifiuti, contare su operatori ligi, curare le aree verdi è già un buon biglietto da visita. Non di secondaria importanza è la viabilità, il parcheggio e una sede stradale curata. Fin qui siamo nell’ordinario e si offre al visitatore un’immagine decorosa di Mola, ma non si può parlare ancora di turismo. Una città turistica è una città attraente che vive nelle sue tradizioni, nelle sue peculiarità e nelle sue tipicità. La valorizzazione delle tradizioni, del patrimonio artistico e l’offerta di eventi di rilievo devono mirare ad un turismo che non si limiti ad una visita di poche ore, ma che abbia come obiettivo permanenze più lunghe. Il raggiungimento di questo obiettivo può essere facilitato anche da un piano delle coste ecosostenibile ed armonico e la valorizzazione delle contrade dell’entroterra.

COLONNA:

Ad oggi, Mola di Bari, senza dubbio, non può ancora definirsi una città ad economia prevalentemente turistica. Tuttavia, come testimoniano i dati numerici parziali forniti dall’Osservatorio di Pugliapromozione, si è registrata una significativa variazione percentuale dal 2019 al 2022 relativa agli arrivi e alle presenze,pari rispettivamente a + 24% e + 28%.Un tale risultato è stato possibile grazie, da un lato, all’incremento dell’offerta ricettiva, dall’altro, dalla condivisione e messa in atto delle prime azioni strategiche per lo sviluppo culturale e turistico della nostra cittadina.Mola, infatti, sta diventando sempre più un polo attrattivo anche per i territori limitrofi (e non), che le riconoscono un ruolo di primaria importanza nella qualificazione del prodotto culturale regionale. Basti pensare ai diversi palinsesti delle arti, della cultura e dello spettacolo realizzati in questi anni nell’ambito dei Cartelloni Unici degli Eventi, che hanno, al contempo, favorito la riapertura e la fruizione pubblica dei contenitori culturali, rimasti troppo tempo chiusi e non a disposizione della comunità. Abbiamo riconosciuto e valorizzato festival ed eventi cittadini con esperienza pluriennale, come il Festival Agìmus, il Festival Organistico di Santa Maria del Passo, etc. Abbiamo avviato percorsi di recupero della tradizione popolare e gastronomica molese, riproponendo, oltre i cortei e le rievocazioni storiche, anche la nostra amata “Sagra del Polpo” con una nuova idea di festa fra tradizione e modernità. Abbiamo intrecciato importanti reti di collaborazione con festival musicali internazionali, produzioni cinematografiche e teatrali nazionali, ospitando anche artisti di fama mondiale (adesione Teatro Pubblico Pugliese, Apulia Film Commission, Locus Festival). Alcuni numeri: contiamo oltre 200 concerti, 200 spettacoli teatrali, 50 mostre, 65 presentazioni di libri. Quanto brevemente descritto illustra solo alcune delle attività realizzate nell’ultimo quinquiennio, che devono necessariamente trovare completamento e consolidamento nelle prossime attività di programmazione.  Importanti ulteriori azioni che renderanno Mola di Bari ancora più accogliente sono, dunque: – Il rafforzamento delle attività dei nostri punti di informazione e accoglienza turistica; – la realizzazione del parcheggio attrezzato di Corso Italia e San Giuseppe, e attivazione ZTL/parcheggi a pagamento urbani ed extraurbani; – la realizzazione del Waterfront metropolitano (solarium urbano); – il completamento della riqualificazione dell’area portuale e del mercato ittico; – l’attivazione di una gestione integrata dei servizi igienici pubblici (Arena Castello, mercato ittico, Piazza degli Eroi); – la promozione dell’insediamento di nuovi stabilimenti balneari attraverso l’imminente approvazione dei fondamentali strumenti di pianificazione urbanistica. Per quanto concerne la tematica ambientale, riteniamo fondamentale potenziare l’impegno e la coscienza civica di ognuno, attraverso attività di formazione e informazione al rispetto dell’ambiente, il rafforzamento di un sistema di raccolta virtuosa, l’introduzione della Tariffazione Puntuale, l’installazione ed attivazione nelle località di Cozze, San Materno e Brenca di Isole ecologiche informatizzate e l’attuazione del Piano della mobilità sostenibile. Crediamo nel turismo accessibile e inclusivo, e, pertanto, saranno completati piani e azioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche, affinché la nostra città possa divenire sempre più a misura di famiglie e diversamente abili. Crediamo fortemente alle politiche culturali, turistiche e ambientali come elementi centrali per lo sviluppo sociale ed economico della nostra cittadina, e per il miglioramento della qualità della vita delle persone, dei nostri concittadini, di chi abita in questa terra, perché quanto più noi saremo felici, tanto più i turisti verranno per condividere un pezzo della loro vita e della loro esperienza con noi.

DANIELE:

L’abbiamo scritto esplicitamente nel nostro programma: Mola deve divenire un paese vivibile ed accogliente dove, prima ancora dei turisti, a vivere e stare bene siano i molesi. Perchè se Mola è un paese vivibile e gradevole per i molesi lo sarà anche per i turisti. Mola non ha la scogliera di Polignano o il centro storico monopolitano o le spiagge del Capitolo. Ciò non toglie che non possa essere un paese accogliente e ospitale fruendo della sua posizione ideale nel Sud-Est barese. Nessuna azione per combattere il degrado molese di questi ultimi decenni può effettuarsi con successo senza ristrutturare profondamente la macchina amministrativa rendendola più efficiente, insieme ad attente politiche di bilancio per ricavare le risorse per migliorare il decoro e l’igiene urbana. Al riguardo, nostra volontà è di ottenere la certificazione ISO 9001 per la Qualità nella Pubblica Amministrazione, con servizi certificati da un ente terzo. Ma soprattutto, intendiamo chiudere un ufficio sempre aperto nel nostro Comune: l’Ufficio Complicazioni Cose Semplici. A titolo di esempio, prendiamo la cronica mancanza di bagni pubblici nel nostro paese. La soluzione tradizionale è complicata: individuazione e costruzione di apposite strutture, ottenimento dei finanziamenti, redazione del progetto, ecc. ecc. C’è invece una soluzione più semplice: attivare delle convenzioni con gli esercizi che facciano fruire dei servizi a prescindere dalla consumazione o dall’acquisto, ottenendo come contropartita dal Comune un canone per il servizio offerto.

DIRUTIGLIANO:

Cultura e Turismo non sono sinonimi e non vanno confusi l’uno con l’altro, ma possono lavorare in simbiosi fra loro per raggiungere sorprendenti traguardi.  La Cultura “è l’unico bene dell’umanità che (con)diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande”. Questo di Hans Georg Gadamer è un pensiero e una strategia di azione che noi condividiamo appieno. Anche in questo l’azione Amministrativa deve cambiare passo puntando a realizzare quel salto di qualità che i cittadini auspicano inquanto Mola di Bari ha tutti i requisiti e le condizioni storiche per affermarsi programmando e sostenendo azioni di qualità, puntando sull’ eccellenza e coinvolgendo tutte quelle associazioni che condividono con noi questo obiettivo.  Siamo fortemente convinti che la Cultura sia uno strumento potente e duraturo di crescita del territorio, per questo, tra l’altro: -Vogliamo attivare una collaborazione significativa con il Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari e con l’Accademia di Belle Arti anche per valorizzare gli artisti emergenti molesi. – Implementare eventi pubblici per la promozione di arte cultura e folclore con la modalità di un vero proprio festival; -Gli eventi saranno tenuti prevalentemente in spazi e strutture pubbliche per consentirne la valorizzazione, il recupero e per sottrarle al degrado. -Attivarsi per la creazione di un museo stabile e per eventi importanti dove sia possibile far esporre anche giovani talenti. Gli investimenti in cultura saranno finalizzati ad inserire Mola di Bari in un contesto più ampio di quello locale al fine di portare sul territorio nuove e più significative risorse sia in termini di crescita culturale, ma anche nei settori del turismo, ricettività, commercio e attività produttive in generale.

LATTARULI:

Innanzitutto, va portato avanti un programma che veda il connubio turismo – culturale quale caposaldo trainante dell’economia cittadina. Attraverso l’integrale recupero dei monumenti e degli altri beni storici / architettonici di Mola (primi fra tutti il Castello Angioino / Palazzo Roberti / ipogei), usufruendo degli oltre 40 miliardi di euro messi a disposizione del PNRR per i Comuni e le Città Metropolitane, va creato un percorso turistico – culturale con il quale l’avventore possa agevolmente ed efficacemente visitare il nostro territorio, le nostre bellezze, i nostri vicoli e chiese e intrattenersi (garantendo la trasformazione di un turismo da nomade a stanziale) sul territorio, trasferendo così ricchezza non solo alle attività ricettive ma anche a tutte le altre attività commerciali. Per fare ciò, tuttavia, è indispensabile attuare con immediatezza il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (PUMS), che prevede l’istituzione di zone ZTL a traffico limitato, diffusione di aree pedonali e piste ciclabili nelle principali arterie viarie prospicienti Piazza XX Settembre, accompagnato dalla realizzazione di parcheggi a nord e sud del paese (zona Loreto e C.so Italia) e bagni pubblici.

2) Cosa intendete fare concretamente per sconfiggere l’illegalità nel settore della ricettività turistica?

BRUNETTI:

 Il turismo illegale colpisce le imprese che lavorano nel rispetto delle regole e l’erario. Per contrastare questo fenomeno c’è bisogno di incrementare il personale della Polizia Locale per destinare delle unità che si dedichino solo a questo compito che richiede un’attività investigativa lunga e complessa; uno scambio di dati tra le varie forze di polizia presenti sul territorio aiuterebbe ad arginarlo.

COLONNA:

Siamo di fronte ad una realtà inconfutabile: nello scenario turistico italiano (e non) sono sempre più diffuse le strutture ricettive illegali; gravoso fenomeno che compromette lo sviluppo in chiave turistica di qualsiasi territorio. Pertanto, al fine di sconfiggere l’illegalità nel settore della ricettività, si ritiene fondamentale implementare le attività di monitoraggio e controllo messe a disposizione dalle forze dell’ordine e dall’amministrazione comunale per far emergere il nero che, oltre a non essere garanzia di qualità e sicurezza per gli ospiti, danneggia gravemente l’immagine e l’economia dell’intero territorio. Alle prime attività di indagine e controllo condotte dalla polizia locale, a cui hanno fatto seguito diverse azioni sanzionatorie, devono necessariamente seguire ulteriori e più frequenti interventi di contrasto al fenomeno. Un possibile strumento può essere l’introduzione della tassa di soggiorno, in quanto, attraverso i suoi sistemi di gestione, garantisce maggiore trasparenza e monitoraggio di tutte le strutture ricettive ed extraricettive presenti.

DANIELE:

L’illegalità, e la conseguente evasione fiscale, è una piaga non solo in ambito turistico ma per tutte le attività che si svolgono nel nostro territorio. Distorce la concorrenza tra operatori e toglie risorse alla comunità per predisporre i servizi di cui la cittadinanza necessita, oltre a rappresentare una inaccettabile iniquità sociale. Anche le azioni per contrastare queste illegalità derivano dal potenziamento degli uffici comunali e della Polizia Municipale in primo luogo, cui è demandato questo compito. Il principio base è: pagare tutti pagare meno, soprattutto in ambito TARI che presenta delle sperequazioni enormi tra operatori che sono vessati e altri che evadono più o meno totalmente.

DIRUTIGLIANO:

 Per quanto attiene la piaga del sommerso nel settore della ricettività, bisogna agire su due fronti , il primo è certamente  l’intensificazione dei controlli ,   il secondo  è creare le  condizioni, con l’attuazione di quanto su detto, affinché   aumenti la richiesta di fabbisogno ricettivo con l’aumento di flusso turistico e quindi di introiti,  tali da garantire, non soltanto nel periodo estivo, condizioni che spingano tutti gli operatori  a  non avere più “giustificazioni” per rimanere  nell’ombra e quindi legalizzare  la loro  attività o  uscire dal mercato.

LATTARULI:

Sotto questo aspetto il problema è più complesso, perché richiede attività di coordinamento con gli uffici dell’Agenzia delle Entrate e comandi della Guardia di Finanza. Se non pervengono segnalazioni in tal senso da parte di competitor turistici con regolare licenza, tali da poter avviare attività di indagine, ritengo che i poteri del comune siano alquanto limitati: si potrebbe ipotizzare la possibilità di accedere, per esempio, a banche dati dei fornitori di luce e gas e fare un riscontro con i relativi consumi; se si tratta di immobili che dovrebbero essere sfitti oppure occupati da un solo proprietario, consumi notevoli in tal senso potrebbero essere indice di attività “al nero” del titolare del ridetto immobile. Ma lo ripeto: la questione è particolarmente complessa. Per quanto riguarda, invece, lo sfruttamento di lavoratori senza contratto o con contratti “di facciata”, si dovrebbe sensibilizzare l’opinione pubblica a denunciare tali irregolarità, in modo da attivare i necessari controlli da parte dell’Ispettorato del Lavoro.

3) Cosa intendete fare per promuovere l’identità di Mola, avviando una politica di destagionalizzazione dei flussi turistici?

BRUNETTI:

La Sagra del Polpo va sicuramente ripresa fornendole un nuovo slancio, un evento identitario è stato il Palio dei Capatosta, una manifestazione che si allaccia alle tradizioni storiche e religiose e coinvolge tanti cittadini. Oltre ad essere un evento è un sistema sociale Più che un evento è un sistema sociale attivo sul territorio tutto l’anno e, con risorse adeguate ed entusiasmo, può attrarre turismo anche durante periodi diversi da quelli estivi.

COLONNA:

Ribadendo quanto descritto nella risposta alla domanda n 1: Mola, infatti, sta diventando sempre più un polo attrattivo anche per i territori limitrofi (e non), che le riconoscono un ruolo di primaria importanza nella qualificazione del prodotto culturale regionale. Basti pensare ai diversi palinsesti delle arti, della cultura e dello spettacolo realizzati in questi anni nell’ambito dei Cartelloni Unici degli Eventi che hanno, al contempo, favorito la riapertura e la fruizione pubblica dei contenitori culturali, rimasti troppo tempo chiusi e non a disposizione della comunità. Abbiamo riconosciuto e valorizzato festival ed eventi cittadini con esperienza pluriennale, come il Festival Agìmus, il Festival Organistico di Santa Maria del Passo, etc. Abbiamo avviato percorsi di recupero della tradizione popolare e gastronomica molese, riproponendo, oltre i cortei e le rievocazioni storiche, anche la nostra amata “Sagra del Polpo” con una nuova idea di festa fra tradizione e modernità. Abbiamo intrecciato importanti reti di collaborazione con festival musicali internazionali, produzioni cinematografiche e teatrali nazionali, ospitando anche artisti di fama mondiale (adesione Teatro Pubblico Pugliese, Apulia Film Commission, Locus Festival). Alcuni numeri: contiamo oltre 200 concerti, 200 spettacoli teatrali, 50 mostre, 65 presentazioni di libri. Quanto brevemente descritto illustra solo alcune delle attività realizzate nell’ultimo quinquiennio, che devono necessariamente trovare completamento e consolidamento nelle prossime attività di programmazione. Infatti, al fine di garantire tempistiche certe e possibilità di programmazione a tutti gli operatori, sono stati creati i contenitori metafisici CUE, che permetteranno sempre di più ai nostri di visitatori di ricevere una programmazione sull’intero anno e non solo nella stagione estiva. Attraverso la creazione dei Contenitori CUE (Calendario Unico degli eventi), cadenzati per Estate, Inverno e Primavera, viene garantita massima partecipazione, trasparenza e prospettiva organizzativa nel corso dell’anno. E’ stato creato il contenitore “Gustiamola” d’inverno e d’Estate che organizza momenti di approfondimento tematici legati al racconto delle nostre eccellenze artistiche, gastronomiche e prodotti tipici locali, ed aventidi intrattenimento musicale ed artistico. È stato creato il contenitore di eventi natalizi invernale “Tanta Claus”. Dobbiamo completare il percorso di costruzione dei “Piani strategici della Cultura e Turismo” (6 tavoli di co-progettazione tematici: Identità del Prodotto, Accoglienza, Promozione, Innovazione, Infrastrutture, Formazione) che ha visto come primo output dell’intenso lavoro effettuato negli scorsi anni la costruzione della “Brand Identity” di Mola di Bari: brand e video istituzionale che già accompagnano le iniziative di promozione turistiche e culturali della nostra città. Inoltre, proprio per permettere di valorizzare i segni identitari della nostra storia, sono stati avviati i seguenti progetti anche nelle stagioni non estive, tecnicamente dette “di spalla”: – Percorsi di recupero della nostra tradizione popolare e culturale come San Giovanni de Fore nel mese di Giugno; – Sostegno alla creazione del Festival Internazionale Casa Van Westerhout nel mese di novembre; – Creazione del calendario unico dei riti Pasquali denominato “Vexilla Regis”; – Avvio del contenitore “Articolo Primo” che si prefigge di essere il nostro evento culturale primaverile organizzato in più date tra il 25 aprile e il 2 giugno. A gennaio 2022 è stato istituito il “Tavolo Permanente per il Turismo”, un utile strumento per sviluppare delle strategie, preventivamente concordate con gli operatori del settore ricettivo, a supporto del turismo locale.

DANIELE:

Siamo fermamente convinti che occorra migliorare/creare il brand di Mola (che non corrisponde alla banale creazione di un logo, come è stato inteso da questa amministrazione). Insomma, è la differenza che c’è tra marca e marchio. Al riguardo nostra volontà è di creare una manifestazione annuale, e non episodica, nel nome di una delle personalità della nostra storia. Pensiamo a un festival di musica popolare/folkloristica nel nome di Enzo Del Re o un festival del cinema documentaristico nel nome di Cecilia Mangini, in modo da associare inscindibilmente il nostro paese alla manifestazione, un po’ come succede per il cinema dei ragazzi di Giffuni o la notte della taranta a Melpignano. Va da sè che la manifestazione sarà sotto il diretto controllo del Comune e che verrà effettuata tra ottobre e maggio per favorire la destagionalizzazione turistica.

DIRUTIGLIANO:

Promuovere ogni iniziativa finalizzata alla creazione del Turismo del “viaggiatore “che per sua natura spende e arricchisce e avversare quello del “consumatore “che spende, consuma e alla fine impoverisce. Ovviamente tutto questo, per non restare il classico sogno nel cassetto, bisognerà mettere in campo con un massiccio intervento sul “quotidiano” con un piano delle manutenzioni che in breve tempo renda il paese accogliente attrattivo sia per i nostri concittadini che per i turisti. Questo piano di rilancio deve essere sostenuto da un’urbanistica concreta e attenta che doti la città di infrastrutture pubbliche adeguate (parcheggi, spiagge   attrezzate e accessibili a tutti, servizi ecc.) altrimenti non saremo in condizione di competere con le proposte, sempre più competitive delle realtà, anche a noi vicine, più affermate.

LATTARULI:

Lo ribadisco: solo attraverso lo sfruttamento e valorizzazione delle risorse artistiche / architettoniche /monumentali, Mola può fare un salto in avanti nel settore del turismo.In tale ambito, oltre alla Sagra del Polpo, va rilanciato il Palio dei Capatosta, rievocazione storica della venuta sul nostro territorio di Isabella di Capua, con tutti i giochi tra le contrade ivi connessi; va creato un Festival di Musica e Canti Popolari dedicato alla memoria del grande compositore e cantastorie molese Enzo Del Re; va sostenuta e ampliata l’offerta teatrale e musicale del Teatro Van Westerhout e del Teatro Angioino; tutto ciò, dovrà essere messo nell’ambito di un programma annuale, che preveda lo svolgersi di queste e altre attività tali da garantire una offerta ricettiva e culturale che duri per tutto l’anno, tale da tenere sempre alta la appetibilità e vocazione turistica della nostra comunità.

4) Come intendete migliorare il “Tavolo Permanente per il Turismo”, prezioso strumento di programmazione condivisa?

BRUNETTI:

Credo che un miglioramento sia possibile calendarizzando incontri più frequenti con tutti gli attori del settore, non solo per sviluppare un piano strategico condiviso per un turismo di qualità, che non tralasci la valutazione dei risultati ottenuti e un’analisi di contesto che consideri cambiamenti nei gusti e nelle esigenze dei viaggiatori. È un lavoro di monitoraggio continuo e adeguamento alle richieste di mercato.

COLONNA:

La nostra amministrazione comunale dopo un costruttivo percorso di ascolto, partito qualche anno fa con il Comitato “Ospiti a Mola”, ha approvato l’istituzione del Tavolo con l’obiettivo che esso possa rappresentare un laboratorio di idee dove si progetta un turismo contemporaneo, per una destinazione turistica focalizzata su mare, terra, storia, arte e cultura. Sono stati coinvolti i principali attori del piano strategico di sviluppo turistico per il territorio molese, essendoci, infatti, gli stakeholder locali, le attività commerciali, le strutture ricettive e i ristoratori. Il tavolo si colloca naturalmente in un contesto di collaborazione delle nostre associazioni commerciali, produttive, culturali e di promozione, con l’obiettivo, sia da parte dell’amministrazione comunale che del Tavolo stesso, di concretizzare un’azione comune di pianificazione turistica per lo sviluppo della “destinazione turistica di Mola di Bari”. Una prima esperienza positiva condivisa è stata il percorso di rilancio della nostra “Sagra del Polpo”, nel quale il tavolo ha rappresentato un importante e costruttivo laboratorio di confronto che è stato in grado, dopo diversi anni, di rilanciare la sagra con una nuova idea di festa fra tradizione e modernità. Fra gli obiettivi del Tavolo Permanente per il Turismo: consentire e facilitare un dialogo costante dei soggetti pubblici e di tutti i portatori di interessi del territorio; conseguire una maggiore efficacia del complesso sistema di interventi nel campo turistico, affinché sia in grado di generare uno sviluppo sostenibile del turismo locale, sia a livello economico che ambientale, compatibile coi luoghi e con la comunità; valorizzare l’attività turistica nelle diverse declinazioni; contribuire alla definizione degli obiettivi e dei programmi dell’amministrazione comunale in campo turistico; avanzare proposte mirate alla promozione del comparto turistico; conseguire una maggiore efficacia del complesso sistema di interventi nel settore, perché possa generare uno sviluppo sostenibile del turismo locale, sia a livello economico che ambientale, compatibile coi luoghi e con la comunità, in considerazione del fatto che la confluenza di una pluralità di soggetti portatori di specifiche competenze innalza in modo significativo la capacità di programmare, coordinare e agire concretamente. Il Tavolo Permanente per il Turismo assume la funzione di indirizzo e coordinamento per le seguenti attività: implementare, attraverso una costante azione di collaborazione e condivisione, adeguate strategie di marketing turistico, al fine di sviluppare le qualità del territorio molese quale attrattore turistico; esaminare e analizzare proposte di programmazione della promozione turistica annuale e pluriennale del Comune; incentivare aggregazioni di operatori del settore; armonizzare tutte le azioni che, direttamente o indirettamente, hanno impatto sul settore turistico; sviluppare una rete di rapporti tra operatori turistici ed associazioni di settore; rafforzare le collaborazioni tra soggetti che propongono servizi, attività e iniziative turistiche; valorizzare gli elementi attrattivi del territorio molese; monitorare i risultati raggiunti, valutandone l’efficacia e adeguando ogni azione alle criticità rilevate.

DANIELE:

I vari “tavoli” sono solo degli strumenti, che possono essere utilizzati bene o utilizzati malissimo, creando nel peggiore dei casi consorterie poco trasparenti, soprattutto se celate dietro complicazioni burocratiche. Ciò non toglie che siamo totalmente d’accordo sui principi e le finalità che sottendono il tavolo permanente (promozione e sostegno per ogni azione ed iniziativa atta a valorizzare il settore turismo), che possono essere raggiunti anche al di fuori di un organismo formale. Il tavolo esiste e certamente forniremo il supporto necessario, ma deve produrre dei risultati.

DIRUTIGLIANO:

Il tavolo Permanente per il Turismo e La Mola card possono essere certamente ottimi strumenti per incentivare le presenze sul nostro territorio se, tutti in insieme, ognuno con il proprio ruolo responsabilità e professionalità, saremo in grado di costruire un progetto di offerta turistico culturale di qualità che non tradisca le aspettative dei visitatori, e per fidelizzare il turista “viaggiatore”. Puntare sulle eccellenze non è un’utopia e noi dobbiamo farlo!

LATTARULI:

Tale momento di incontro e condivisione è di fondamentale importanza nel rapporto Pubblica Amministrazione – Cittadinanza. Nella nostra visione della macchina amministrativa, riteniamo che la politica debba farsi non “per i cittadini” bensì “con i cittadini”. Tutte le proposte degli operatori turistici, in tal senso, dovranno essere prese nella debita considerazione, sia aumentando le possibilità di incontro e scambio di informazioni nel settore di competenza (anche attraverso piattaforme digitali), che rendendo pubblici sul sito di Amministrazione Trasparente gli esiti di tali incontri, perché informare e condividere è di fondamentale importanza per garantire un corretto e proficuo lavoro Istituzioni – Cittadini.

5) Siete favorevoli alla creazione di una MOLA CARD?

BRUNETTI:

La Mola Card potrebbe essere un ottimo strumento di promozione del settore turistico, ovviamente il successo di questa iniziativa dipende dalle attività del territorio, se la partecipazione di queste è massiccia, può avere una concreta finalità di promozione.

COLONNA:

Grazie alla collaborazione con l’EcoInfoPoint SAC Mari tra le Mura è stata avviata una primissima sperimentazione della Tourist Card che ha consentito, negli ultimi sei mesi, ad oltre un migliaio di visitatori, di poter godere della bellezza del nostro patrimonio culturale. L’iniziativa, infatti, prevedeva la messa in rete di tre luoghi della cultura molese, ovvero Castello Angioino Aragonese, Teatro Van Westerhout e il Frantoio Ipogeo di Piazza Risorgimento, visitabili con servizio guida al costo simbolico di € 1,00. Innegabile il riscontro positivo dell’iniziativa che ha registrato la presenza, pari a circa il 90%, di visitatori provenienti prevalentemente dal nord barese, dalla BAT e dal tarantino, oltreché da altre regioni, i quali, terminata l’esperienza di visita, hanno trascorso l’intera giornata a Mola di Bari usufruendo dell’ospitalità delle attività ristorative e non. Naturale prosecuzione del progetto non può, quindi, che essere la messa a sistema di tutti i servizi a disposizione nel nostro territorio, implementando la Tourist Card già esistente con convenzioni da stipulare con gli esercenti che vorranno aderire. Importante pertanto, sarà anche il ruolo del Distretto Urbano del Commercio che potrà sostenere questo tipo di iniziative. Infatti, l’istituzione del Duc, è nato proprio dall’intento di favorire ed intercettare strumenti validi per sostenere non solo le attività commerciali ma anche percorsi sinergici tra i diversi settori tra i quali ed in particolar modo anche quello turistico: corsi di formazione ed iniziative come i voucher (buoni spesa) ne sono un virtuoso esempio.

DANIELE:

Come altri strumenti, tutti possono essere utili ma nessuno è indispensabile. Occorre valutare i costi/benefici di ogni specifico strumento, apportando le modifiche necessarie sulla base dei risultati ottenuti. Attualmente esiste già una Tourist Card dal costo di 1€ per le visite ai luoghi identitari molesi, di cui non conosco però i risultati ottenuti. Si tratterebbe di estenderla anche ad esercizi commerciali. L’impressione, confesso superficiale, è che tale strumento sia più indicato per grandi/medie città turistiche. La sua utilità si esplica per soggiorni lunghi, per visitatori che visitano Mola per la prima volta, e se il costo della card sia basso o inesistente. Comunque non siamo contrari, valuteremo insieme pro e contro. Consentitemi un breve commento finale. La tematica dello sviluppo degli operatori commerciali non è legata esclusivamente allo sviluppo turistico ma è legato allo sviluppo economico di Mola nel suo complesso, arrestatosi decenni fa. Quello che vogliamo fare è rilanciare lo sviluppo industriale e di imprese artigianali a Mola, favorendo l’insediamento di industrie del terziario avanzato nella zona industriale attualmente totalmente bloccato per pastoie burocratiche incrostatosi in decenni di pasticci amministrativi. L’insediamento di tali imprese favorirà l’insediamento delle famiglie di lavoratori e incrementerà anche il flusso di visitatori magari non per ragioni turistiche ma lavorative. Il chè produrrà ugualmente l’incremento di attività commerciali e dell’indotto.

DIRUTIGLIANO:

Il tavolo Permanente per il Turismo e La Mola card possono essere certamente ottimi strumento per incentivare le presenze sul nostro territorio se, tutti in insieme, ognuno con il proprio ruolo responsabilità e professionalità, saremo in grado di costruire un progetto di offerta turistico culturale di qualità che non tradisca le aspettative dei visitatori, e per fidelizzare il turista “viaggiatore”. Puntare sulle eccellenze non è un’utopia e noi dobbiamo farlo!

LATTARULI:

Molto favorevole. Occorre avviare un percorso di “fidelizzazione” del consumatore con le attività commerciali locali, tale da invogliarlo a rivolgere la propria capacità di spesa al territorio locale. In tal senso, si dovrà garantire al cittadino e/o al turista qualità del servizio, scelta oculata dei prodotti offerti, comoda possibilità di passeggiare tra gli esercizi commerciali e intrattenersi.

1 commento

  1. L’indagine è stata molto interessante. Ritengo che abbia fornito una occasione per creare un dossier di idee del quale dovrà usufruirne la stessa Mola, indipendentemente dalla compagine autrice della proposta.
    Sarebbe stolta la compagine vincitrice alle elezioni se si basasse esclusivamente, o principalmente, sulle proprie proposte. Da parte mia, ritengo che, più che gli sforzi, gli impegni della nuova amministrazione debbano essere dedicati a creare una serie continua di manifestazioni ed attività tale da indurre, in continuità, il potenziale fruitore ad interessarsi sulle attività programmate nel paese, attinenti ai propri interessi. Si otterrà, così, una continua attenzione ed una promettente destagionalizzazione che finirebbe per tenere accesa, di continuo, l’attenzione e la partecipazione. La cultura le arti, le “SETTE ARTI”, un logo conosciuto in tutto il mondo e legato a Ricciotto Canudo, figlio di molesi, possono essere lo strumento che, utilizzando e coordinando l’insieme delle proposte dei cinque candidati, possono dare a Mola l’appellativo di “PAESE DELLE SETTE ARTI”, con il conseguente aumento di attenzione ed interesse da parte di tutto il mondo, anche dall’estero, con i conseguenti benefici della destagionalizzazione, sulle attività dell’intero paese, essendo l’interesse per le arti richiamo continuo che, se fatto bene, può attirare l’interesse di tutto il mondo.

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