IL SINDACO E L’IMPIANTO DI BIOGAS: IMPRECISIONI O INCOMPETENZA? INTERVIENE IL CONSIGLIERE DANIELE

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Un nuovo intervento del consigliere Michele Daniele sulla questione “biogas”: l’esponente cinque stelle sottolinea le “imprecisioni” del Sindaco Colonna nel trattare la questione. Le considerazioni in merito di “Mola Libera”, con ogni evidenza di carattere giuridico, dimostrano che il Sindaco non conosce i fondamentali del diritto oppure fa finta di non conoscerli.

Riceviamo dal consigliere comunale Michele Daniele e pubblichiamo:

PER AMORE DI VERITA’… ANCORA SULL’IMPIANTO DI BIOGAS

Il consigliere Michele Daniele nel corso della seduta consiliare del 7 febbraio 2023

Caro Direttore, chiedo scusa se ritorno sulla questione dell’impianto biogas a Scannacinque ma, avendo letto le dichiarazioni del sindaco Colonna su altro giornale molese, non posso non intervenire sulle varie “imprecisioni” – diciamo – che vi sono contenute. Ciò per puro amore di verità, supportata da prove documentali.

Il sindaco asserisce testualmente: “Così come ho detto qualche mese fa nella massima assemblea cittadina, io ero a conoscenza di una ipotesi di insediamento nell’ex area Lombardi, sulla via vecchia per Conversano, tant’è che ne ho dato notizia in consiglio comunale”.

Beh, come si può rilevare dalla registrazione della seduta consiliare del 26 maggio 2022 presente sul canale YouTube del Comune di Mola di Bari, all’atto di una mia interrogazione su quella prima ipotesi di insediamento di un impianto di biogas (visionabile al tempo 2h e 25 minuti), l’assessore Berlen risponde (tempo 2h e 29 minuti) testualmente: “Allora acquisiamo stasera questa ipotesi e quindi così ad impronta ci  rifletto su” ammettendo che stava apprendendo in quel momento dell’ipotesi di insediamento.

A seguire c’è l’intervento del sindaco (tempo 2h e 31 minuti) che dichiara testualmente: “Aggiungo se posso che al momento non è arrivata nessuna proposta. Penso dovrebbe arrivare qui, arriva qui perché se hanno acquistato altri suoli non hanno quella tipizzazione, sicuramente no. Quindi è ovvio che nel momento in cui… ma credo che abbia già risposto a questo il mese scorso, due mesi fa, ad un’interrogazione analoga, quindi non è arrivata alcuna cosa, su Martucci io devo dare degli aggiornamenti.”

Quindi il sindaco si limitò, al solito, a dire che in Comune non era arrivata alcuna richiesta formale relativa a tale insediamento (tra l’altro cosa ovvia in quanto l’autorizzazione dipende da enti sovracomunali e non dal Comune), senza alcuna ammissione che ne fosse a conoscenza e tanto meno senza alcuna comunicazione data in consiglio comunale, perchè si limitò a rispondere come su evidenziato ad una mia interrogazione.

Ho scoperto l’altro giorno leggendo la sua intervista che il sindaco fosse a conoscenza di questo primo tentativo di insediamento. Tra l’altro non andato a buon fine per una serie di motivi (vicinanza al centro abitato e ridotte dimensioni dell’area individuata).

Nel prosieguo dell’intervista il sindaco dichiara che il preliminare di vendita firmato tra l’attuale proprietario del terreno su cui dovrebbe sorgere l’impianto e la società Metamola Srl è una scrittura privata non registrata e non ha quindi alcuna evidenza pubblica. Come evidenziato nel mio precedente intervento, il sindaco ha avuto copia del preliminare direttamente dalle mani di uno dei confinanti sin dallo scorso 7 febbraio, in occasione della seduta di Consiglio comunale, e quindi ha potuto ampiamente leggerne i dettagli.

Sappiamo che il sindaco è molto impegnato in viaggi “istituzionali” internazionali e nazionali e forse non è riuscito ad arrivare all’art. 15 di tale preliminare. Se l’avesse fatto avrebbe letto queste testuali parole:

“Le Parti chiedono al Notaio autenticante, ai sensi dell’Articolo 2645 bis del Codice Civile, la trascrizione del presente Contratto”.

Ecco, a beneficio di tutti, anche del sindaco, esplicito qui il significato di tale articolo: il preliminare in questione è una scrittura privata autenticata da un notaio che ha l’obbligo di trascriverla nel più tempo breve possibile e comunque entro 30 giorni. Considerando che dal 9 dicembre 2022, data di sottoscrizione del preliminare, sono trascorsi circa 2 mesi, la registrazione è stata con certezza effettuata e quindi si tratta di un atto pubblico a tutti gli effetti. Sarebbe molto opportuno che il sindaco si scusasse di questa “imprecisione” e, soprattutto, prendesse più sul serio le minacce che incombono sul suo territorio.

Qualche considerazione finale. Un mio amico ritiene l’intervista in questione un vero e proprio “nulla osta” per l’insediamento nel territorio molese dell’impianto di biogas. Personalmente voglio sperare che non sia così perchè sarebbe l’ennesima sventura che si abbatte sul territorio molese. Ma trincerarsi dietro la non conoscenza di questa ipotesi di insediamento, esattamente come aveva fatto mesi fa all’atto del 1° tentativo tranne poi ammettere che ne era a conoscenza, non lascia tranquilli.

Atteggiamento del tutto speculare rispetto all’atteggiamento avuto per la variante della Statale 16, accettata perchè Anas aveva dichiarato che non vi erano altre soluzioni possibili e senza che abbia mai evidenziato quali benefici possano ricadere su Mola da tale nuova arteria. Così come non si esprime su quali malefici possono ricadere su Mola da tale impianto di biogas. Perchè l’impatto sul territorio di tali impianti sono ovvi e ben documentati. E il combinato disposto di nuova variante e impianto di biogas entrambi in contrada Scannacinque devasteranno una delle zone più fertili e produttive del nostro già esiguo territorio.

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NOSTRO COMMENTO

Come è noto, “Mola Libera” ha già trattato ampiamente la vicenda con numerosi articoli, sia su questo sito on line che sulla nostra pagina Facebook collegata. Ecco il nostro Dossier:

IMPIANTO DI BIOGAS: E’ UN POLITICO CONOSCIUTO DAL SINDACO IL SOCIO DELLA “METAMOLA SRL”. ECCO CHI E’ | Mola Libera – Giornale Indipendente

Quindi, non ci ripeteremo. Tuttavia, è nostro dovere richiamare ancora una volta quanto già da noi riportato ed evidenziato qui dal consigliere Daniele in merito all'”imprecisione” più volte ripetuta dal Sindaco Colonna, a proposito del preliminare di vendita del terreno destinato alla realizzazione di un impianto di biogas in contrada Scannacinque.

E in realtà, più che di una “imprecisione” a noi pare che, se non si tratta di bugie, si ha a che fare con una palese incompetenza in materia giuridica.

Infatti, vogliamo soffermarci nello specifico sull’affermazione del Sindaco ribadita più volte, prima sulla sua pagina Facebook e più di recente su altro giornale molese, nonostante un confronto diretto che Mola Libera ha avuto con il primo cittadino ben prima della sua intervista di qualche giorno fa.

A tal proposito, il Sindaco Colonna così scriveva sulla sua pagina Facebook in data 13 febbraio 2023:

https://www.facebook.com/giuseppecolonnasindaco/posts/pfbid02k3RsGQCmnGdYF41wEgriEtaWUg4JnWqp1VHZyeuf58c7w7DY9zG6QvsMzm6ACsxwl

In particolare, così si esprimeva Colonna:

“A fronte di ciò, chiarisco in maniera inequivocabile che abbiamo appreso della notizia solo durante la seduta di consiglio comunale dello scorso 7 febbraio, nella quale è emerso che al momento attuale si è in presenza solo di una volontà da parte di una società, evidenziata in una scrittura PRIVATA non registrata e come tale NON PUBBLICA. Non so come il consigliere comunale Michele Daniele sia potuto entrare in possesso di un atto privato e come sappia anche i nomi dei referenti della stessa società (…)”.

In quell’occasione, Mola Libera così commentò in calce al post del Sindaco:

Purtroppo, il Sindaco, che è comunque venuto in possesso di una copia di tale atto nel corso della seduta di Consiglio comunale (quindi, in un’occasione pubblica e ufficiale), dimentica, nella fattispecie, di essere laureato in Giurisprudenza… Infatti, dal preliminare di vendita si legge molto chiaramente che le parti hanno dato disposizione al Notaio che ha stipulato l’atto di trascriverlo e, come ben si sa, la trascrizione deve essere fatta entro 30 giorni dalla stipula. Poichè il preliminare è datato 9 dicembre 2022, quando il Sindaco ha appreso ufficialmente dell’atto (cioè il 7 febbraio 2023), tale atto era già stato trascritto e, quindi, da quel momento era già PUBBLICO. Quindi di cosa parla il Sindaco???

Il Sindaco così rispondeva a sua volta:

“Mola Libera – Giornale indipendente lei conferma di avere informazioni molto più approfondite del sottoscritto. La copia esibita e letta velocemente in consiglio comunale era una velina priva di qualsivoglia estremo di registrazione quindi avendo appreso della notizia direttamente in consiglio comunale viene confermata la mia assoluta buona fede.”

E Mola Libera così replicava infine a Colonna:

“Il documento di cui Lei ha avuto copia è esattamente quello che Mola Libera ha ricevuto da un lettore. Se poi Lei lo ha letto solo velocemente e poi lo ha accantonato, vuol dire che non gli ha attribuito la giusta importanza. Peraltro, la copia non è affatto una velina, ma è un atto stipulato davanti ad un notaio, quindi con piena validità di legge e peraltro, come ho già spiegato e come Lei dovrebbe aver letto, il Notaio ha ricevuto dalle parti l’onere di trascriverlo. Si tratta di obbligo di legge da adempiere entro 30 giorni e pertanto quell’atto è pubblico ad ogni effetto, nei confronti di terzi e quindi anche del Comune di Mola. Infine, la copia che circola non è frutto di alcun trafugamento, ma della notifica dell’atto ai confinanti, a norma di legge, per l’eventuale esercizio del diritto di prelazione. Quante cose che non sa, signor Sindaco…”

Ribadito quanto già esposto, poichè “Mola Libera” fa parlare sempre gli atti e i documenti ecco l’estratto dal preliminare di vendita, stipulato in data 9 dicembre 2022, tra i promittenti venditori (appartenenti ad una famiglia molese) e il promissario compratore, cioè l’amministratore unico della Metamola srl, sig. Giuseppe Patano.

In particolare, l’art. 15 del contratto preliminare di vendita, prescrive al Notaio di trascrivere l’atto:

Ed ecco cosa prevede l’art. 2671 bis del Codice civile a proposito del mandato ricevuto dal Notaio per la trascrizione:

Articolo 2671 Codice civile

Obbligo dei pubblici ufficiali

Il notaio o altro pubblico ufficiale che ha ricevuto o autenticato l’atto soggetto a trascrizione ha l’obbligo di curare che questa venga eseguita nel più breve tempo possibile, ed è tenuto al risarcimento dei danni in caso di ritardo, salva l’applicazione delle pene pecuniarie previste dalle leggi speciali, se lascia trascorrere trenta giorni dalla data dell’atto ricevuto o autenticato.

Ed ecco cosa scrive di preciso il Consiglio Nazionale del Notariato in proposito:

Garanzia_Preliminare_Acquisto_sicuro.pdf (notariato.it)

dal quale estraiamo la parte specifica che riguarda l’obbligo del Notaio:

IN COSA CONSISTE LA TRASCRIZIONE DEL PRELIMINARE

La trascrizione consiste nell’inserimento del contratto preliminare, nei termini previsti dalla legge, nei Registri Immobiliari.

La trascrizione dovrà essere eseguita dal notaio che ha ricevuto o autenticato il contratto preliminare entro 30 giorni dalla stipula del contratto medesimo. Ovviamente è meglio trascrivere al più presto, poiché l’effetto prenotativo sopra illustrato si produce dal momento in cui è stata effettuata la trascrizione e non dal momento di stipula del preliminare.

Non c’è bisogno di spendere altre parole. Quindi, in base alle sue ripetute dichiarazioni destituite di fondamento, il Sindaco dimostra di non conoscere i fondamentali del diritto, oppure fa finta di non conoscerli.

Ai lettori ogni opportuna considerazione. 

 

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