IMPIANTO BIOGAS: IL CONSIGLIERE DANIELE RISPONDE AL SINDACO COLONNA

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Dopo l’interrogazione del consigliere comunale Michele Daniele al Sindaco in merito alla localizzazione di un impianto di biogas sul territorio comunale, e a seguito degli approfondimenti di “Mola Libera”, Colonna è intervenuto sulla sua pagina Facebook con una levata di scudi auto assolutoria. Ecco come gli risponde l’esponente molese dei 5 stelle.

Riceviamo dal consigliere comunale Michele Daniele (M5S) e pubblichiamo:

FACCIAMO AMMUINA

Il sindaco Colonna ha pubblicato ieri un comunicato dalla sua tribuna virtuale per fare “chiarezza” sulla questione del progetto di impianto di biometano avanzato dalla società Metamola in contrada Scannacinque a Mola.

Ora, quel comunicato tutto fa tranne che fare chiarezza.

Scegliamo la forma dialogica per controbattere punto per punto alle incredibili affermazioni del sindaco, premettendo con Sindaco C: le affermazioni del sindaco Colonna (in blu) e con Consigliere D: quelle del consigliere Daniele (la mia replica).

Sindaco C: “FACCIAMO CHIAREZZA, come è giusto che sia, nei vostri e nei miei confronti, ultimamente invasi da notizie allarmanti e inesatte.”

Consigliere D: Caro sindaco, sarebbe stato più indicato se avesse aperto il suo comunicato con il più classico “FACIMM AMMUINA”, tanta è la confusione che tale comunicato genera. E, come si vedrà, le notizie non sono nè allarmanti e nè inesatte.

Sindaco C: “Il Comune di Mola di Bari non ha ricevuto notizie ufficiali riguardanti l’ipotesi di insediamento di un impianto di produzione di biometano in contrada Scannacinque. Da informazioni attinte nei giorni scorsi, la stessa ipotesi non risulta formalizzata nè presso la Città Metropolitana di Bari nè presso la Regione Puglia.”

Consigliere D: Scusi sindaco, e che ci azzecca direbbe qualcuno? Le spiego quello che non vuole o non può capire: il non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale non significa affatto che il progetto non esista e che non sia rischioso per la nostra comunità.

Neanch’io ho ricevuto notizie ufficiali. Guardi che oltre alle carte esistenti in Comune esistono altre carte altrettanto ufficiali. E comunque certe. Come il contratto preliminare tra dei privati e una società che ha messo sul piatto 300mila euro per acquistare un terreno di 5 ettari per farci su un impianto di biometano ricavato dai rifiuti urbani (l’umido), e che sarà il secondo impianto di questo genere nel nostro territorio.

Da un amministratore attento al proprio territorio mi sarei aspettato che si adoperasse immediatamente per conoscerne tutti i dettagli. Tanto più che questo progetto non è affatto un segreto ed è portato avanti da una sua vecchia conoscenza. Ma forse è chiederle troppo.

Sindaco C: “A fronte di ciò, chiarisco in maniera inequivocabile che abbiamo appreso della notizia solo durante la seduta di consiglio comunale dello scorso 7 febbraio, nella quale è emerso che al momento attuale si è in presenza solo di una volontà da parte di una società, evidenziata in una scrittura PRIVATA non registrata e come tale NON PUBBLICA.”

Il Sindaco Giuseppe Colonna risponde al consigliere Daniele nella seduta di Consiglio comunale dello scorso 7 febbraio

Consigliere D: Mi consenta. L’ignoranza di questa notizia non mi sembra a favore di un amministratore attento a quello che succede sul suo territorio. Perchè di questa notizia e di società che stanno provando a infestare Mola con l’ennesimo impianto di trattamento rifiuti lo sa mezza Mola, compresi amministratori che ha avuto in giunta e di persone molto vicine alla sua cerchia, sia storica che attuale. Trovo piuttosto bizzarro che nessuno abbia reso partecipe il primo cittadino di tale progetto mentre diversi dettagli siano giunti all’ultimo dei consiglieri di minoranza, che la sua narrazione vuole lontano dai problemi del territorio.

Ma a parte questa ignoranza sul progetto c’è un altro tipo di ignoranza che si evidenzia dalla sua affermazione.

Dice che si tratta di una “scrittura PRIVATA non registrata e come tale NON PUBBLICA”. Capisco che ha tante cose più importanti dell’approfondimento di quello che avviene nel territorio che dovrebbe amministrare e che forse non ha avuto tempo di esaminare il contratto preliminare che le è stato consegnato durante l’ultimo consiglio comunale. Se avesse avuto tempo almeno di arrivare all’articolo 15 di tale contratto avrebbe letto queste testuali parole:

“Le Parti chiedono al Notaio autenticante, ai sensi dell’Articolo 2645 bis del Codice Civile, la trascrizione del presente Contratto”.

Ecco, nel caso non comprenda la portata di tale articolo gliela esplicito qui: si tratta di scrittura privata autenticata da un notaio che ha l’obbligo di trascriverla nel più tempo breve possibile e comunque entro 30 giorni. Che dice? Sono passati 30 giorni dal 9 dicembre 2022 quando è stato sottoscritto dalle parti? Quindi si tratta di un atto pubblico.

Accetto le sue scuse se le presenta.

Sindaco C: “Non so come il consigliere comunale Michele Daniele sia potuto entrare in possesso di un atto privato e come sappia anche i nomi dei referenti della stessa società, ma il fatto che alluda ad una conoscenza del progetto da parte del Sindaco e dell’amministrazione comunale lo ritengo grave e volutamente diffamatorio.”

Consigliere D: Guardi sindaco, ne sono entrato in possesso esattamente come ne è entrato in possesso lei: per mano dei confinanti all’appezzamento di terreno oggetto di acquisizione da parte di Metamola. Sottolineo per coloro che non hanno nè tempo nè voglia di assistere alle sedute consiliari, che durante la discussione della mia interrogazione sull’impianto di biometano, si è avvicinato un confinante che mi ha dato in mano il contratto preliminare e quasi contestualmente l’ha consegnato a lei affinchè potesse fotocopiarlo ed esaminarlo.

Sindaco, ripeto: è da tempo che questa società sta provando a installare un impianto di biometano nel nostro territorio. Ci aveva dapprima provato nel centro di raccolta ex-Lombardi sulla via vecchia per Conversano dopo il cavalcavia, e ne avevo anche parlato in consiglio comunale. E anche in quella occasione lei ed altri amministratori hanno negato di saperne alcunchè, anche se erano coinvolti amministratori di questa consigliatura, sia di maggioranza che di minoranza.

Poi sindaco le svelo un segreto (mi raccomando, non lo riveli a nessuno): esistono le visure camerali, liberamente accessibili a ogni cittadino. Basta eseguire alcune semplici operazioni online, si specifica il nome della azienda di cui si vuole sapere la composizione societaria e, voilà, miracolosamente si ottengono le informazioni cercate. Che non sono un segreto di stato perchè queste informazioni sono pubbliche. Dalla visura si evidenzia che la società Metamola è posseduta al 90% dalla società Sunshine Srl di Milano e al 10% da Domenico Lanzilotta, vecchia conoscenza di diversi consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, e anche sua.

Infine, io non ho fatto nè allusioni e nè diffamazioni. Ho chiesto se lei fosse a conoscenza di questo progetto e ho dichiarato la mia meraviglia nell’apprendere che ne fosse all’oscuro considerando, come ho dimostrato, che il promotore è una sua antica conoscenza, oltre che di diversi altri amministratori di questa consigliatura. Se poi il sig. Lanzilotta non ha voluto parlarne con lei, pur avendolo fatto con svariate altre persone, continuo a trovarlo inverosimile ma è qualcosa che riguarda lei e le sue relazioni con il suddetto.

Sindaco C: “Nel respingere con forza ogni tentativo di strumentalizzazione e speculazione sull’accaduto, evidentemente amplificato dall’imminente periodo elettorale, si precisa che l’Amministrazione Comunale sarà contraria a qualsivoglia insediamento che abbia impatti ambientali negativi sul territorio comunale.”

Consigliere D: “Sindaco, questa dichiarazione è una pura tautologia: non vuol dire niente. Ci mancherebbe che l’amministrazione sia a favore di insediamenti che abbiano impatti ambientali negativi sul nostro territorio.

Al di là delle dichiarazioni ci vogliono fatti e comportamenti che le rendano credibili. E questo suo comunicato lascia molti dubbi al riguardo.

Sindaco C: “Si ritiene infatti che la procedura di localizzazione di tali impianti, nel caso in cui ci sia una concreta e formale proposta, non possa prescindere dal più ampio assenso della comunità molese.
ll nostro comportamento sarà quindi improntato alla trasparenza e all’ascolto dei cittadini: siamo favorevoli allo sviluppo dell’economia verde nel nostro territorio, ma solo se ogni soluzione è condivisa con la popolazione.”

Consigliere D: E questa sua affermazione è la dimostrazione di quanto sopra. Se si attende la formale concreta e formale proposta, che magari al Comune non arriverà mai se non a cose fatte, sarà già troppo tardi. Questa cosa va scoraggiata sin dal primo apparire, come hanno fatto in altri comuni.
Inoltre si evidenzia che lei non è a conoscenza di questa tematica. In funzione del tipo di autorizzazione che verrà attivata in base alle caratteristiche dell’impianto, Mola potrebbe essere totalmente scavalcata e potrebbe non toccare palla perchè il tutto dipende esclusivamente da autorizzazioni sovracomunali.

Il consigliere Michele Daniele nel corso della seduta consiliare del 7 febbraio 2023

Sindaco C: “Qualsiasi altra notizia o informazione che differisce da tale posizione, quindi, non solo è falsa, ma in modo allarmistico e privo di fondamento, non favorisce il benessere di un paese che per crescere ha bisogno di condivisione e fiducia, soprattutto nei confronti di chi amministra.”

Consigliere D: La fiducia è una cosa seria. E bisogna meritarsela. Se lei asserisce che la mia segnalazione è allarmistica e priva di fondamento evidenzia la sua ignoranza del contenuto del contratto preliminare e delle conseguenze delle conseguenze di biodigestori sul nostro territorio. Progetti simili sono da ostacolare perché si va contro la strategia dell’economia circolare (che, per legge, obbliga al recupero massimo di materia prima di un eventuale uso energetico); è antieconomica (per i cittadini, ma remunerativa per gli imprenditori); richiede impianti di grandi dimensioni; porta alla produzione di un quantitativo di energia risibile; produce un compost praticamente inutilizzabile; genera cattivi odori e inquinanti; e i grossi serbatoi di gas prodotto costituiscono un serio rischio per la popolazione. Quindi, tecnologia e dimensioni degli impianti da rifiutare, e localizzazioni – come a Mola – del tutto inadeguate, per la vicinanza ai centri abitati e per le enormi difficoltà logistiche (viabilità).

Sindaco C: “Non facciamoci del male. Buon inizio settimana ‼️”

Consigliere D: Per non farsi del male occorre bloccare qualsiasi tentativo di installare biodigestori nel nostro territorio. Buona vita, che è quello di cui Mola ha bisogno.

Il Consigliere D

3 Commenti

  1. Gent.mo Signor Daniele,
    apprezzo moltissimo il Suo intervento e da quello che emerge in modo allarmante per il nostro Paese è che ci siano degli accordi preliminari in quanto un vero imprenditore non va a buttare 300 mila euro per andare a raccogliere i pomodori.
    Quindi, fa molto bene ad evidenziare e contrastare queste iniziative di carattere speculative, sopratutto per il nostro Paese già martoriato per anni e anni dalla discarica Martucci.
    È una vergogna assoluta non fare chiarezza per respingere queste iniziative dannose per il nostro Paese.
    Complimenti Dott. Daniele, non mollare che l’osso è molto duro

  2. Grazie al Cons. Daniele per la puntuale e necessaria precisazione.

    Il nostro territorio andrebbe tutelato e difeso da queste operazioni, ne guadagna (economicamente s’intende) solo chi ha venduto, stando a ciò che leggo 1 ettaro a 60.000 €, ma le ricadute su breve, media e lunga distanza su ecosistema, salute etc. Chi caspita le sta difendendo? La POLLItica e i POLLItici dove sono cosa fanno, amministrazione tutta e compagnia bella cantante, gravitate come la merda facendo finta di non sapere, le vostre coscienze lo sanno già e il male che state arrecando alla nostra terra lo pagherete tutto e caro. Martucci vi dice niente? Gente aprite gli occhi che a chiuderli non ci vuole niente, mò che verrete a chiedere il voto……KOSS AVETA AVÀ!

  3. DOVE SONO GLI ALTRI CONSIGLIERI MOLESI? QUESTA GENTE HA FIGLI E NIPOTI? OPPURE STANNO SVENDENDO IL FUTURO DEI LORO CARI INSIEME ALLA MARTORIATA TERRA MOLESE? LA VERITÀ E’ CHE TUTTI FANNO DI TUTTO PUR DI FARE RICOTTA SULLA PELLE DELLA GENTE NON SOLTANTO A LIVELLO LOCALE. VERGOGNA!

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