Dopo la determina comunale del 27/12/2021 del Capo Settore Lavori Pubblici che stanziava 100 mila euro solo con una stima sommaria dei costi, con una delibera di Giunta dello scorso 27 gennaio si ritorna alle “colonnine d’oro”, confermando, con la stessa logica, la stessa cifra e, allo stesso tempo, prevedendo ulteriori 350 mila euro per una non meglio definita sistemazione dell’area antistante alla Chiesa di Loreto. Il tutto senza alcun allegato tecnico alla delibera di Giunta, ma citando un generico “Studio di Prefattibilità Tecnica ed Economica”, cioè un non senso amministrativo … “Mola Libera” ha sviluppato i conti ancora una volta, e con ulteriore precisione, sulla base del Capitolato del Comune di Bari per le opere di manutenzione e sostituzione al lungomare di Santo Spirito (molto simile a quello di Loreto) e i conti non tornano affatto: le colonnine sono sempre più d’oro a 24 carati!
I lettori di buona memoria ricorderanno la controversa questione delle colonnine (o pilastrini) d’oro sul lungomare di Loreto.
“Mola Libera” ne trattò prima con un intervento sulla pagina Facebook del giornale (ricavandone un pesante attacco da parte del Sindaco) e quindi con l’articolo del 2 gennaio 2022, che qui richiamiamo e che preghiamo i lettori di consultare per i documenti contenuti all’interno, utili per comprendere anche questo nuovo articolo:
Ora, a distanza di oltre un anno, la Giunta comunale ritorna sulla vicenda, facendo propria quella vecchia determina, che come dimostrammo era irregolare in più punti, per dare disposizioni a procedere con una gara per la scelta di un architetto che avrà il compito di coordinare i lavori di sostituzione delle colonnine, pur senza un progetto esecutivo, per dare quindi corso ad un appalto di fornitura e posa in opera del materiale.
Un materiale che – come vedemmo all’epoca con il disciplinare del Comune di Bari che prevede, tra l’altro, anche la sostituzione di colonnine al lungomare di Santo Spirito, del tutto analoghe a quelle di Loreto – ha un costo base molto più contenuto rispetto a quello stimato complessivamente dalla previsione del nostro Comune (€ 60.000,00), comprensivo del rifacimento del marciapiede antistante (come specificò il Sindaco in un momento successivo, anche se, di questo rifacimento, non si trova traccia nei deliberati comunali).


Infatti, per sostituire una delle colonnine del lungomare di Santo Spirito il costo di fornitura, compreso di posa in opera, è pari a 400 euro ciascuna, come risulta dall’accordo quadro triennale per la manutenzione dei marciapiedi e delle strade del Comune di Bari Municipio 5.
E poichè le colonnine ammalorate del tratto di Loreto sono poco oltre la decina, non è difficile capire che, con una semplice divisione, con i 60.000,00 euro previsti si possono acquistare e mettere in opera ben 150 pilastrini!!!
Ovviamente, va previsto anche il costo di rifacimento del marciapiede che, se rifatto integralmente, non supera i 100 mq. dal Circolo della Vela al suo termine (100 metri lineari x 1 metro di larghezza).
A tal proposito, sempre dal capitolato del Comune di Bari, si legge all’art. 98 (consultare in proposito il documento relativo nel nostro precedente articolo del 2 gennaio 2022):
Pavimenti in masselli autobloccanti. Fornitura e posa in opera di pavimentazione per esterni in masselli cls, autobloccanti, di qualsiasi colore, forniti e posti in opera su idoneo strato di sabbia o di ghiaia, compresi. Sono compresi: la costipazione con piastra vibrante; la sigillatura con sabbia fina, e quant’altro occorre per dare l’opera compiuta a regola d’arte.
Pavimentazione per esterni in masselli cls, autobloccanti
da cm. 4 € 27,10 mq.
da cm. 6 € 28,58 mq.
da cm. 8 € 30,98 mq.
Come già detto, tutti i riferimenti, con il documento completo in originale, si possono trovare nel nostro precedente articolo del 2 gennaio 2022, di cui al link già inserito ad inizio di questo nuovo articolo. Peraltro, va precisato che il listino prezzi regionali in vigore (al quale fa riferimento la delibera di Giunta comunale) non presenta valori difformi rispetto a quelli utilizzati dall’accordo quadro del Comune di Bari riportato.
Anche ponendo di sostituire 20 colonnine, con posa in opera, comprensiva di tubolari, e di svellere il vecchio marciapiede rifacendolo di sana pianta, avremmo il seguente presumibile costo:
20 colonnine a € 400,00 comprensive di posa in opera. Totale € 8.000,00
320 kg. in tubolari a € 6,00 al kg. Totale € 1.920,00 (ponendo 80 metri di tubolari Mannesmann da 4 kg. al metro)
Demolizione pavimentazione attuale circa € 23,00 mq. x 100 mq. Totale € 2.300,00
Nuova pavimentazione in autobloccanti da 6 cm. a € 28,28 mq. x 100 mq. Totale € 2.828,00
Totale generale: € 15.048,00
Ma anche se si volessero sostituire tutte le colonnine (che da un esame diretto sono intorno ad una cinquantina), con i relativi tubolari, avremmo:
50 colonnine a € 400,00 comprensive di posa in opera. Totale € 20.000,00
800 kg. in tubolari a € 6,00 al kg. Totale € 4.800,00 (ponendo 200 metri di tubolari Mannesmann da 4 kg. al metro)
Demolizione pavimentazione attuale circa € 23,00 mq. x 100 mq. Totale € 2.300,00
Nuova pavimentazione in autobloccanti da 6 cm. a € 28,28 mq x 100 mq. Totale € 2.828,00
Totale generale: € 29.928,00
Quindi, anche sostituendo tutte le colonnine e tutti i tubolari, oltre alla demolizione della pavimentazione esistente e al rifacimento con una nuova in autobloccanti (simile, per continuità, a quella del tratto del lungomare che precede quello di Loreto), non si dovrebbero superare € 30.000,00: ben lontani dai 60.000,00 euro (IVA esclusa) previsti dalla determina del 27-12-2021 e dalla delibera di Giunta del 27-01-2023.
Insomma, il trascorrere di un anno e oltre non ha condotto l’Amministrazione comunale a rivedere i conti alla luce di un prontuario prezzi del Comune di Bari facilmente applicabile al caso molese, trattandosi di due lungomari (quello di Santo Spirito e quello di Mola a Loreto) molto simili.
Inoltre, l’Amministrazione comunale molese, oltre agli oneri di sicurezza e all’IVA previsti per legge, ci aggiunge i costi di un architetto da individuare con apposita procedura, asserendo che non vi sono risorse sufficienti nell’Ufficio tecnico comunale per sovraintendere a questi lavori che sono di evidente semplice esecuzione, portando i costi complessivi per questa banale operazione di sostituzione delle colonnine alla cifra di 100.000,00 euro!


Siamo alle solite! Si esternalizzano attività che possono essere facilmente seguite dallo staff interno del Comune, con costi sicuramente aggiuntivi.
Come se non bastasse, così si legge nella delibera di Giunta attuale:
RICHIAMATA la Direttiva del Sindaco e dell’Ass.re ai LL.PP., ns. 0037268 del 30/10/2022, con la quale si disponeva di : “Approfittare e quindi assorbire nel procedimento in itinere riguardante i “Lavori di messa in sicurezza e riqualificazione delle colonnine e balaustre sulla via Loreto, affaccio sul mare” la progettazione di tutta l’area di contesto in cui la balaustra danneggiata insiste, tenendo conto delle progettazioni in corso e avendo cura nelle soluzioni da ricercare di:
– valorizzare la Chiesa di Madonna di Loreto e aumentarne la funzionalità, per sicurezza e fruibilità, con la piazza prospiciente;
– razionalizzare ed ottimizzare la viabilità di contesto;
– enfatizzare la vivibilità dello spazio pubblico in un’ottica di esaltazione dell’elemento mare;
modificando a tale scopo il relativo quadro economico, garantendo l’uniformità progettuale e tenendo conto degli obiettivi di celerità, economicità ed efficacia dei procedimenti, ed in particolar modo per ottimizzare il complesso iter di acquisizione dei pareri in capo ad Enti terzi.”
Insomma, tutto questo “approfittare” declamato comporterà ulteriori costi, per tale secondo e non ben precisato intervento, di € 350.000,00, portando così l’intera operazione “colonnine e dintorni di Loreto” alla strabiliante cifra di € 450.000,00!!!
A chi giova tutto questo, in assenza peraltro di un chiaro quadro economico e di un progetto neppure preliminare, ma soltanto di uno “Studio di Prefattibilità Tecnica ed Economica”, cioè un non senso amministrativo?
Infatti, si esegue uno studio di prefattibilità quando si desidera comprendere, in una fase precoce se un progetto può essere meritevole di una valutazione più approfondita, in vista della sua realizzazione: questo nelle aziende private.
Ma negli enti pubblici, come si è scritto già nel precedente articolo, un impegno di spesa richiede una valutazione specifica e certa, in base all’art. 183 del Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. 267/2000).
Tenuto conto della vicinanza alla scadenza elettorale non dovrebbe essere difficile da intuire a chi giova tutta questa vaghezza e genericità.
Ai lettori ogni considerazione in merito.
Ecco la delibera attuale della Giunta comunale del 27-01-2023: