IL MISTERO DELL’ALLUMINIO RACCOLTO: NEMMENO UN EURO A MOLA… TUTTI I PROVENTI DELLA “DIFFERENZIATA”

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Ecco un nuovo Dossier offerto da “Mola Libera” ai suoi lettori. Questa volta analizziamo in maniera approfondita, con molti documenti, i proventi che il Comune di Mola riceve dai Consorzi per il riciclo di una parte dei materiali prodotti dalla raccolta differenziata. Ma anche i costi che sosteniamo per smaltire altre tipologie. E su tutto aleggia il mistero dell’alluminio “desaparecido”… migliaia di lattine finiscono nelle pattumiere molesi, ma il Comune di Mola, nel 2021 e nel 2022, non ha riscosso neppure un euro dal Consorzio che ricicla quel materiale al 100%. E così anche per l’acciaio… Buona lettura!

Con la determina n. 75 del 18-01-2023 del Settore Polizia Locale e Amministrativa – Igiene e Ambiente è stato pubblicato l’accertamento in entrata nelle casse comunali del corrispettivo dei mesi di novembre e dicembre 2022 relativo alla vendita dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata ai vari consorzi di filiera che compongono il CONAI, secondo le tariffe dell’accordo quadro ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) – CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi):

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In allegato alla determina è presente la tabella generale delle entrate del Comune di Mola, per l’anno 2022 (quindi da Gennaio a Dicembre), per i proventi derivanti dai singoli consorzi di filiera, con in aggiunta le tabelle, per ciascun consorzio, delle entrate mese per mese.

Per omogeneità di esposizione, queste tabelle verranno esposte più avanti.

NESSUN BENEFICIO PER I CITTADINI: NONOSTANTE GLI INTROITI DAI CONSORZI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA, LA TARI E’ AUMENTATA

Basti per ora dire che il Comune di Mola ha ricavato € 435.717,82 (Iva al 10% compresa) nell’anno 2022 dal conferimento dei materiali della raccolta differenziata ai diversi consorzi di filiera che compongono il CONAI. Tale somma è stata iscritta nel bilancio comunale 2022 in entrata.

Una cifra che, come abbiamo già riportato in un precedente articolo (la somma in quel caso era riferita al periodo Gennaio-Ottobre 2022, fino a quel momento contabilizzata dal Comune di Mola), non è stata affatto utilizzata per alleggerire la TARI in sede di saldo, come pure si sarebbe potuto fare, con apposita variazione di bilancio, nella delibera di Consiglio comunale sugli equilibri di bilancio di fine novembre 2022.

Nell’articolo da noi pubblicato l’8 dicembre 2022 è compresa la precedente determina N. 2024 del 29/11/2022 che riporta le entrate del periodo Gennaio-Ottobre 2022 per i proventi ricevuti dai vari consorzi di filiera CONAI:

TARI: 400 MILA EURO DAI MATERIALI RACCOLTI, FRUTTO DELL’IMPEGNO DEI CITTADINI. MA PER NATALE IL SINDACO REGALA L’AUMENTO! | Mola Libera – Giornale Indipendente

Nello specifico, ben si sa che il sistema di calcolo del PEF (Piano Economico Finanziario) dell’appalto RSU (Rifiuti Solidi Urbani) e, quindi, della determinazione della TARI, va effettuato con i costi consolidati degli anni precedenti.

Tuttavia, come si è fatto per la conferma di benefici fiscali per diverse categorie nel 2022, e per quelli generalizzati legati al covid del 2019, altrettanto si sarebbe potuto disporre per una somma a carico della fiscalità generale, in via straordinaria, tenuto conto della difficile congiuntura economica (inflazione e caro bollette energetiche) pari ai proventi rivenienti dai consorzi obbligatori dei materiali riciclabili, per iscrivere tale importo nei PEF successivi, in maniera contabilmente appropriata e avviare così quel circolo virtuoso che dovrebbe portare finalmente alla discesa della TARI.

In ogni caso, l’impegno dei cittadini molesi virtuosi nel realizzare una buona raccolta differenziata non viene ricompensato affatto dall’Amministrazione comunale, che passa all’incasso dai consorzi di filiera CONAI senza alleggerire la bolletta TARI, anzi, aumentandola, come si è ben visto con il saldo 2022.

CHE FINE FANNO I NOSTRI RIFIUTI DIFFERENZIATI?

L’Assessora all’Ambiente del Comune di Mola, Elvira Tarsitano

Ma c’è di più. Siamo davvero sicuri che i proventi ottenuti dal Comune di Mola corrispondano effettivamente al peso dei materiali conferiti dai cittadini alla Navita con il sistema di raccolta differenziata porta a porta?

Qualche dubbio esiste.

Infatti, nella delibera di accertamento delle entrate di tali proventi (sia in quella dello scorso novembre che in quella attuale di consuntivo) non sono presenti le quantità (in peso) conferite ai vari consorzi di filiera, nè il prezzo unitario per unità di peso (tonnellate) dei singoli materiali (carta, vetro, plastica, ecc.).

Quindi, non esiste una piena trasparenza nei confronti della cittadinanza in merito ai materiali raccolti e, in ogni caso, a quelli effettivamente valorizzati con il sistema del conferimento ai consorzi di filiera del CONAI.

I DATI UFFICIALI DELLA REGIONE PUGLIA

Vediamo più nel concreto la questione.

In sostanza, come risulta dal report ufficiale della Regione Puglia (Osservatorio Regionale dei Rifiuti Puglia) riferito all’anno 2022, la raccolta differenziata nel comune di Mola ha totalizzato 8.261,42 tonnellate di materiali “a recupero”, raccolti con il sistema porta a porta dalla ditta Navita, appaltatrice della raccolta e smaltimento RSU (Rifiuti Solidi Urbani).

Ecco il link al report, tenendo conto che per visualizzare i dati di Mola bisognerà selezionare l’anno 2022 e cercare Mola di Bari nell’elenco dei comuni:

https://pugliacon.regione.puglia.it/orp/public/servizi/rsu-per-comune

Ed ecco il documento di sintesi:

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Quindi, sfogliando il report delle singole mensilità si accede alla tipologia di rifiuti raccolti, al loro peso in tonnellate, all’impianto di conferimento e alla loro destinazione finale con recupero destinato al riciclo, tranne che per lo smaltimento del rifiuto indifferenziato (2.392,06 tonnellate raccolte) trasportato presso l‘impianto complesso di Martucci della Progetto Gestione Bacino Bari 5.

Ecco, ad esempio, il report di Gennaio 2022:

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Ed ecco le tabelle per i singoli corrispettivi monetari ottenuti mese per mese nel 2022 dal Comune di Mola dai diversi consorzi di filiera, preceduta dalla tabella complessiva per l’anno 2022, come da allegati alla determina n. 75 del 18-01-2023, pubblicata all’inizio dell’articolo (N.B. Nella determina non sono comprese le tabelle per i proventi da RAEE e da Pile e accumulatori perchè gli introiti sono limitati al 1° trimestre 2022 e presentano valori monetari molto limitati).

Per una più facile comprensibilità, chiariamo cosa significano le singole sigle dei consorzi, dove per “imballaggio” si intende “un manufatto espressamente concepito per contenere, proteggere, trasportare delle merci”: quindi, lattine, bottiglie, carta e cartone, barattoli, ecc..

CIAL – Consorzio Imballaggi in alluminio

COREVE – Consorzio Imballaggi in vetro

CORIPET – Consorzio Imballaggi in PET (plastica per bottiglie di acqua minerale, vaschette per alimenti, ecc.)

RICREA – Consorzio Imballaggi in acciaio

COREPLA – Consorzio Imballaggi in plastica

CDCRAEE – Centro di Coordinamento RAEE (Rifiuti Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche)

CDCNPA – Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori

COMIECO – Consorzio Imballaggi a base cellulosica (carta e cartone)

BIOREPACK – Consorzio Imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile

Ecco la tabella totale per i corrispettivi 2022, tuttavia priva delle quantità conferite e della quotazione unitaria a tonnellata, seguita dalle singole tabelle mensili per ciascun consorzio:

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RACCOLTA DIFFERENZIATA: IL COMUNE INCASSA PER UNA PARTE DEI MATERIALI CONFERITI AI CONSORZI DEL RICICLO, MA PER ALTRI PAGA … PERCHE’?

Come i lettori più attenti avranno già notato, dalla tabella che dettaglia gli importi incassati dal Comune di Mola, messa a confronto con la tabella esposta nel sito della Regione Puglia, non tutte le frazioni merceologiche della raccolta differenziata danno vita ad entrate.

Come si legge in numerose determine del settore Igiene e Ambiente, “il Comune di Mola di Bari ha siglato le Convenzioni con i Consorzi Nazionali di filiera aderenti al CONAI”.

Per un maggiore dettaglio, ecco l’accordo ANCI-CONAI sui corrispettivi dei consorzi ai comuni, per il 2022:

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LE CONTRADDIZIONI: TROPPI ESBORSI PER GLI SMALTIMENTI FUORI DAI CONSORZI E ANCHE PER CONFERIRE IL VETRO PAGHIAMO PER UN’INUTILE SELEZIONE

Il Sindaco Giuseppe Colonna

Nella comparazione tra le tabelle dei corrispettivi incassati e delle tipologie di rifiuti raccolte nel Comune di Mola, si nota una prima importante discrepanza.

Infatti, come si è già anticipato, vi sono materiali raccolti che non danno luogo ad incassi ma invece ad esborsi.

In sostanza, il Comune di Mola RICAVA corrispettivi monetari dalle seguenti frazioni merceologiche trattate dai consorzi di filiera CONAI indicati:

Vetro (Consorzio COREVE); Plastica PET – bottiglie per uso alimentare (Consorzio CORIPET); Carta e cartoni (consorzio COMIECO); Plastica (Consorzio COREPLA); RAEE – Rifiuti Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Consorzio CDC RAEE); Pile e accumulatori (Consorzio CDC NPA).

Mentre, pur riportati nella tabella dei proventi, alluminio, acciaio e bioplastica NON hanno dato luogo a corrispettivi nel 2022. E su questa forte anomalia ci ritorneremo più avanti.

Invece, tra i materiali che sicuramente comportano una spesa per il nostro comune vi è il rifiuto ORGANICO, per il cui smaltimento presso l’impianto di compostaggio Tersan di Modugno il Comune di Mola paga cifre ragguardevoli, sebbene l’azienda di lavorazione ne ricavi fertilizzante di qualità (compost) che vende sul mercato e, dal mese di marzo 2022, produca biometano, con un nuovo impianto, immesso direttamente nella rete nazionale del gas SNAM, come si legge in un articolo di “Puglia.net” del 17-03-2022:

https://www.pugliain.net/147166-rifiuti-organici-tersan-puglia-modugno/

Inoltre, comportano un esborso per la loro consegna alle aziende di riciclo materiali, le seguenti frazioni merceologiche della raccolta differenziata:

Rifiuti di Giardini e parchi (in sostanza, sfalci e  potature) che finiscono in gran parte alla Tersan e alla C.G.F. RECYCLE S.R.L., aderente al Consorzio “Rilegno” in accordo CONAI; Legno (riveniente soprattutto da grandi potature, abbattimenti e da imballaggi).

Mentre nel caso del “Metallo”, il codice CER (Codice Europeo Rifiuti)  che lo identifica (il 20.01.40) non specifica di quali metalli si tratta, anche se viene classificato tra gli ingombranti, mentre con altri codici la classificazione CER tratta singolarmente l’alluminio, il ferro e acciaio, ecc..

Va peraltro tenuto conto che, mentre non vi sono incassi dai consorzi CIAL (Alluminio) e RICREA (Acciaio), ve ne sono, sia pure molto modesti, per “Metalli” (di cui si è detto sopra), “Abbigliamento” (o Tessili) e “Oli vegetali”, come risulta da altre determine comunali laddove il peso e la quotazione unitaria è invece indicata, a differenza delle voci più importanti (carta, vetro, plastica riciclabile, ecc.)

Per i corrispettivi dei Metalli raccolti, nel 2022 il Comune di Mola ha incassato € 8.984,50 (tonnellate 52,85 x € 170/tonn.). Per Abbigliamento (Tessili) l’incasso è stato di € 1.271,80 (tonnellate 63,59 x € 20/tonn.), mentre per gli Oli e grassi commestibili (olio esausto) l’introito è stato di € 584,00 (tonnellate 5,84 x € 100/tonn.).

Tuttavia, vi è da rilevare che, in ogni caso, per la selezione del vetro da inviare al Consorzio COREVE (dal quale il Comune ottiene un corrispettivo), il nostro Ente paga tale servizio.

Così dicasi per la “raccolta multimateriale” che, per la determina n. 1657 del 14-10-21, comprende “alluminio, plastica, acciaio quali imballaggi in materiali misti”.

Riassumendo, il Comune di Mola PAGA per lo smaltimento di:

  • Organico
  • Rifiuti di parchi e giardini
  • Plastica (rigida, cioè non riciclabile con facilità)
  • Legno
  • Farmaci, Vernici, resine, ecc.
  • Pneumatici usati
  • Rifiuti indifferenziati conferiti nell’impianto complesso di Martucci (alla Progetto Gestione Bacino Bari 5)
  • Rifiuti da pulizia stradale
  • Rifiuti ingombranti
  • Inerti da Costruzioni e Demolizioni
  • Altro (toner stampanti, rifiuti cimiteriali, ecc.).

Invece, il Comune di Mola INCASSA per il recupero dei seguenti materiali:

  • Carta e cartoni (senza costi di selezione)
  • Vetro (con costi di selezione)
  • Metalli vari (con esclusione di alluminio, ferro e acciaio)
  • Tessili (abiti usati)
  • RAEE (rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche)
  • Oli vegetali

In definitiva, come abbiamo visto, vi sono alcune forti anomalie nel sistema di destinazione della raccolta differenziata effettuata dai molesi.

Infatti, il Comune di Mola:

1) PAGA lo smaltimento di grandi quantità di “Organico” con cifre ragguardevoli, che si ripercuotono inevitabilmente sulla TARI: solo nel mese di agosto 2022, il Comune di Mola ha pagato alla TERSAN di Modugno € 67.262,46, di cui € 13.418,66 di maggiori oneri per impurità, comprensivi dei rifiuti organici di parchi e giardini (sfalci, ecc.). Eppure la Tersan vende il compost e il biometano prodotti con i rifiuti organici conferiti dai Comuni: ma di questo non si tiene conto nel contratto tra il nostro comune e l’azienda di Modugno.

2) PAGA i Rifiuti di parchi e giardini e il recupero del Legno (grandi potature, abbattimenti e imballaggi), mentre esiste il Consorzio RILEGNO, aderente al CONAI, che ricicla tramite corrispettivo ai Comuni, al quale però il Comune di Mola non ha aderito. Perchè? Torna qui il dubbio che dietro le barbare capitozzature delle alberature cittadine possa nascondersi un fiorente mercato del legname.

3) PAGA la selezione del Vetro (pur ricevendo poi un corrispettivo dal Consorzio COREVE). Ma a cosa serve la selezione se la raccolta avviene senza alcun riguardo per l’integrità delle bottiglie e dei contenitori in vetro, che diventano rottami già nei cassoni di contenimento? Peraltro, i rottami di vetro sono assolutamente riciclabili al 100% e quindi non si comprende cosa ci sia da selezionare nello specifico.

4) PAGA per il recupero della plastica rigida, che invece il Consorzio COREPLA accetta per destinarla non al riciclo ma comunque al recupero energetico.

5) PAGA per la selezione della Raccolta multimateriale, nella divisione tra alluminio, plastica, ferro e acciaio, ma poi non riceve alcun corrispettivo dai Consorzi CIAL (Alluminio) e RICREA (Ferro e Acciaio).

Va tenuto presente che la Raccolta multimateriale è fatta di grandi quantità: nel solo mese di Gennaio 2022 la raccolta multimateriale ha totalizzato 66,84 tonnellate, per raggiungere addirittura le 90,85 tonnellate nel Mese di Agosto, con un complessivo annuo di 933,27 tonnellate, piazzandosi per quantitativi contabilizzati dopo organico, carta/cartoni, vetro e residuo.

6) PAGA per il recupero di altre frazioni minori come gli Inerti da costruzioni e demolizioni che, invece, vengono riutilizzati nel campo delle costruzioni stradali, ecc.

7) PAGA somme considerevoli alla Progetto Gestione Bacino Bari 5 per il conferimento del “Residuo” all’impianto complesso di Martucci, senza ricavarne tuttora alcuna bonifica del grave inquinamento da discarica perpetrato impunemente per oltre 35 anni.

IL MISTERO DELL’ALLUMINIO E DELL’ACCIAIO: CHE FINE FANNO?

Peraltro, dall’analisi finora condotta emerge, a nostro parere, una grave anomalia alla quale abbiano più volte fatto cenno, ma che ora è bene esplicitare più nel dettaglio.

Come si è già detto, vi è da rilevare che, nella tabella delle entrate per il Comune di Mola che provengono dai vari consorzi di filiera, si nota l’assenza di corrispettivi, per l’anno 2022, dai consorzi CIAL (Alluminio), RICREA (Acciaio) e BIOREPACK (plastica biodegradabile e compostabile, detta bioplastica).

Una mancanza di introiti dalla raccolta dell’alluminio che andrebbe spiegata, tenuto conto che, come è ben noto, le lattine delle bibite e di tanti altri liquidi sono realizzate in alluminio, oltre alle scatolette di diversi alimenti: un materiale che presenta un elevato valore di mercato e una totale capacità di riutilizzo.

E, infatti, l’accordo ANCI-CONAI stabilisce che per l’anno 2022 la quotazione dell’alluminio proveniente dalla raccolta differenziata è fissata, per la fascia più alta, in € 419,31/tonnellata.

Discorso analogo vale per l’assenza di introiti dalla raccolta dell’acciaio e del ferro, che nell’accordo ANCI-CONAI raggiunge, per la fascia più alta, € 138,02/tonnellata. Come pure per la bioplastica che, sempre per lo stesso accordo, è quotata fino a € 129,41/tonnellata.

Una verifica effettuata presso il Comune di Mola ha fatto emergere che:

1) Per l’alluminio e per il ferro/acciaio occorre raggiungere quantitativi minimi di conferimento ai rispettivi consorzi se si vogliono ottenere corrispettivi.

2) Per la bioplastica (usata per confezioni di alcuni prodotti alimentari, dai vegetali già lavati e pronti all’uso, ai surgelati, dai vassoi per frutta e verdura alle pellicole che li ricoprono, ecc.) non si è potuto procedere al conferimento al Consorzio BIOREPACK perchè l’intesa con tale organismo è avvenuta a livello sovracomunale in ambito ARO BA8, ma, a causa del ritardo dell’adesione del Comune di Polignano (non ancora avvenuta), non si è potuto procedere al conferimento.

In merito al primo punto, in effetti, l’accordo del Consorzio CIAL (alluminio) con l’ANCI prevede che tale consorzio si riservi di prelevare i conferimenti del materiale dai singoli comuni se nell’ambito cittadino non viene raggiunto il quantitativo minimo di 4 tonnellate di materiale sfuso per ciascun prelievo, sebbene, come specifica l’accordo, “per ragioni locali o temporali CIAL potrà decidere di ritirare carichi con peso inferiore anche attraverso trasporti multipresa”.

Qui il link all’accordo ANCI-CIAL (scorrere fino alla fine del documento e scaricare il testo “Allegato tecnico alluminio 2020-2024):

https://www.cial.it/accordi-convenzioni/

In sostanza, dalle informazioni apprese, Mola non avrebbe raggiunto tale soglia nel 2022 e, quindi, il materiale sarebbe stato accantonato in attesa di raggiungere il peso convenuto nell’accordo.

Nella foto (da sinistra) il Sindaco Colonna, il consigliere comunale Marco Ungaro, l’Assessora Elvira Tarsitano, il capo settore Ambiente Vito Tanzi, il dipendente Ufficio Ambiente Francesco Vitulli

La motivazione però si presta a non pochi dubbi.

Infatti, dalla tabella che pubblichiamo di seguito, estratta dal sito della Regione Puglia (Osservatorio Regionale Rifiuti) per il mese di agosto 2022, si nota con buona evidenza come la raccolta multimateriale sia stata molto elevata (e alta lo è in ogni mese dell’anno, con ovvie punte nei mesi estivi).

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In sostanza, delle 90,85 tonnellate raccolte nel mese di agoste di multimateriale (alluminio, plastica e vetro), senz’altro una parte ragguardevole è costituita dalla plastica. 

Infatti, sappiamo per certo che il Comune di Mola ha incassato nel 2022 € 220.518,60 per la plastica riciclabile, di cui € 200.791,99 dal Consorzio COREPLA ed € 19.726,63 dal Consorzio CORIPET (il PET è il materiale plastico tipicamente utilizzato per le acque minerali).

Non disponendo delle quotazioni a tonnellata convenute con i due Consorzi (mancanza di trasparenza del Comune di Mola che, invece, avrebbe dovuto esporre nella tabella dei corrispettivi sia la quotazione unitaria che il quantitativo conferito ai due Consorzi), possiamo ricavare il peso in tonnellate ricorrendo alle quotazioni esposte nelle tabelle dell’accordo quadro ANCI-CONAI.

Infatti, sappiamo per certo che, dalla sommatoria mensile dei dati contenuti nell’Osservatorio regionale rifiuti (dati ufficiali), nel 2022 a Mola sono stati raccolti 933.270 Kg. di multimateriale (alluminio, plastica, acciaio/ferro), pari a 933,27 tonnellate.

Il valore da prendere a riferimento nella tabella COREPLA è quello del Flusso D (“conferimento multimateriale di provenienza urbana”, come da Allegato accordo ANCI-COREPLA) pari a € 309,86/tonnellata.

Dividendo € 200.792,00 per € 309,86/ton. otteniamo il quantitativo di plastica presumibilmente conferito al COREPLA, pari a 648 tonnellate.

A ciò va aggiunto il quantitativo conferito al CORIPET che sappiamo ha comportato un incasso di € 19.726,63 per il Comune di Mola. Sappiamo anche che dall’esame dell’accordo ANCI-CORIPET si evidenzia una maggiorazione per il PET di € 6,00 a tonnellata della quotazione della plastica conferita al COREPLA.

Pertanto, dividendo € 19.726,63 per € 315,86/ton. otteniamo il quantitativo di plastica PET presumibilmente conferito al CORIPET, che è pari a 62,45 tonnellate.

In sostanza, è presumibile che il Comune di Mola abbia conferito 710,45 tonnellate ai due consorzi che trattano il riciclo della plastica da raccolta multimateriale.

Ma sappiamo anche che, come si è detto, la raccolta complessiva multimateriale (alluminio, plastica, acciaio/ferro) è stata nel 2022 pari a 933,27 tonnellate. 

Pertanto, alle 933,27 tonnellate complessive vanno sottratte le 710,45 della plastica e, quindi, avremo che con la raccolta multimateriale sono state presumibilmente ottenute 222,82 tonnellate di un mix composto da alluminio e acciaio/ferro.

Peraltro, sappiamo anche che la maggior parte degli imballaggi per bevande e alimenti sono ormai composti più da alluminio che da acciaio (mentre il ferro è una percentuale trascurabile).

Quindi, il peso dell’ALLUMINIO nella raccolta multimateriale 2022 di Mola NON può essere di sicuro inferiore alle 4 tonnellate richieste dal consorzio CIAL per effettuare il ritiro.

Eppure nel 2022 il Comune di Mola NON ha introitato neppure un euro dalla raccolta dell’alluminio (e neppure nel 2021 risultano determine di entrata) … sebbene la sua quotazione sia davvero molto elevata.

Tuttavia, stranamente, si viene a sapere in via ufficiosa (perchè non esistono documenti pubblicati che lo comprovino) che la raccolta di alluminio nel Comune di Mola non ha raggiunto neppure il quantitativo minimo richiesto dal CIAL, che è, ripetiamo, di 4 tonnellate di materiale sfuso.

Peraltro, ci viene riferito che l’alluminio non è stato conferito al Consorzio CIAL, ma accantonato… Ma DOVE non si sa.

C’è davvero qualcosa che non va, tenuto conto che nemmeno nel 2021 risultano conferimenti di alluminio al Consorzio.

E dunque se c’è stato anche un accantonamento nel 2021, sommato a quello del 2022, anche in questo caso non si sono raggiunte le 4 tonnellate? Riesce davvero difficile pensarlo.

Un discorso analogo vale per l’acciaio: nessun conferimento nel 2022 al Consorzio RICREA, ma sappiamo da una determina del 2021 che tra un dare e avere tra consorzio e Comune di Mola, il nostro ente incassò … appena 36 euro circa…

Insomma, la questione dell’alluminio e dell’acciaio non convince affatto: ci sono troppe zone d’ombra.

Se, ad esempio, il vetro ha totalizzato nel 2022 961,26 tonnellate di raccolta e il multimateriale una cifra molto simile (933,27 ton.), sarebbe contro ogni evidenza che, al suo interno, la quota dell’alluminio sia inferiore alle 4 tonnellate annue raccolte. Analogo discorso vale per l’acciaio.

LA CONTROPROVA: ECCO PERCHE’ E’ IMPOSSIBILE CHE LA RACCOLTA DI ALLUMINIO A MOLA NON ABBIA RAGGIUNTO ALMENO IL MINIMO RICHIESTO DI 4 TONNELLATE ALL’ANNO

Siamo ora in grado di aggiungere un ulteriore tassello al “misterioso” caso dell’alluminio “desaparecido”, attraverso un caso concreto.

Come risulta dal seguente link

Comuni Ricicloni 2022: Matera, Ladispoli e l’Ente Parchi Marini della Calabria, i vincitori per la raccolta differenziata dell’alluminio. – CIAL

il Consorzio CIAL (Alluminio) ha premiato, il 6 luglio 2022, i comuni virtuosi che nel 2021 si sono distinti nella raccolta dell’alluminio.

Tra i comuni premiati vi è Ladispoli (Roma), città di 39.631 abitanti che nel 2021 ha raccolto 36 tonnellate, con un pro-capite anno di 900 grammi per abitante.

Se applicassimo i parametri virtuosi di Ladispoli (900 grammi per abitante) alla nostra Mola (24.625 abitanti nel 2021) avremmo una raccolta di 22,16 tonnellate all’anno. 

Ma anche se simulassimo un dimezzamento della raccolta pro capite anno portandola a 450 grammi, la raccolta di alluminio ammonterebbe comunque a 11,08 tonnellate all’anno.

Pure se riducessimo ulteriormente il valore a 200 grammi pro capite (un dato che sarebbe appena il 22% di quello registrato concretamente a Ladispoli), la raccolta sarebbe comunque di 4,92 tonnellate all’anno.

Quindi, con un valore senz’altro superiore a quello stabilito come minimo (4 tonnellate di materiale sfuso) per il ritiro a cura del Consorzio CIAL.

Peraltro, come si è più volte detto, il valore minimo, secondo le informazioni apprese, non sarebbe stato raggiunto sia nel 2021 che nel 2022, sia pure sommando i due accantonamenti annuali parziali. E questo diventa ancora meno credibile. 

Quindi, di cosa stiamo parlando? Certamente di una situazione che ha bisogno di essere spiegata con dovizia di documentazione e non solo di affermazioni ufficiose che, comunque, non reggono alla prova dei fatti. 

CONCLUSIONI

Il Sindaco Giuseppe Colonna con l’Assessora all’Ambiente Elvira Tarsitano

Insomma, il Comune di Mola FACCIA CHIAREZZA e metta in pubblica evidenza tutti i dati dei quali è in possesso a partire da almeno due anni ad oggi.

I cittadini virtuosi che effettuano con scrupolo la raccolta differenziata giornalmente hanno diritto a ricevere risposte precise e, in ogni caso, ad ottenere una premialità sulla TARI, sicuramente conseguibile dai proventi finora incassati dal Comune di Mola attraverso i Consorzi della filiera CONAI, che anche se differita contabilmente nel tempo (per le modalità di calcolo del Piano Economico Finanziario) può essere anticipata dalla fiscalità generale, come molti comuni hanno fatto a causa dell'”emergenza caro bollette”.

Altrimenti, la sfiducia nelle pubbliche istituzioni continuerà a crescere, con gravi danni al tessuto sociale della nostra comunità.

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