ALLE PROMESSE DEI POLITICI, IL MOLESE ABBOCCA SEMPRE… SIAMO UN POPOLINO?

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E’ l’interrogativo che pone Nicola Lucente nell’esaminare, con forte delusione, l’incapacità operativa della nostra classe dirigente e l’eccessiva tolleranza e credulità verso di essa da parte dei molesi.

di Nicola Lucente

Nicola Lucente

FORSE SIAMO UN POPOLINO

Ascoltando l’ultimo consiglio comunale di Mola di Bari del 21.06.2022 sono praticamente tornato indietro nel tempo.

Se dovessimo metter a confronto un qualunque consiglio comunale di vent’anni fa e il recentissimo noteremmo una cosa sorprendente: sono “identici”.

Una dissonanza c’è: è il consigliere comunale DANIELE Michele che cerca di portare alla luce le “incongruenze” del “tra il dire e il fare” dei nostri governanti locali e che puntualmente, anche in questo mandato amministrativo, così come vuole la tradizione di una certa politica locale, è ben rappresentato. 

Per non parlare poi quando il Consigliere Daniele tira in ballo alcune magagne molesi (es. villaggio vacanze 1 e 2 ai quali noi conniventi paghiamo per loro il ritiro rifiuti) e tutta la massima assise tace quando non si esprime con qualche timida risposta.

Uno squallore morale! Ma poi ancora dico a me stesso che,  per difendere la cosa pubblica, nella rappresentanza cittadina, ci vuole gente con gli attributi e Mola ne è orfana. Ma questa è un’altra storia.

I consigli comunali “identici”, a distanza di due decenni, hanno la stessa matrice: una serie di progetti (bellissimi) di inizio mandato, una concretizzazione che sfiora il 10% durante il mandato e le solite motivazioni che vanno a giustificare tutto ciò che non si è fatto.

Nel contempo l’essenziale, ossia ordine pubblico, igiene pubblica, decoro urbano, servizi pubblici ecc.  restano rasenti a paesi del terzo mondo. 

In consiglio comunale si sentono termini e frasi come: “abbiamo una opportunità, non possiamo permetterci di perdere certi finanziamenti, è un treno che sta passando” e via dicendo. Ma in parallelo la delusione  della stragrande maggioranza dei cittadini per i disservizi offerti e mantenuti si palpa ogni giorno.

E’ una scuola ben oleata nella politica nostrana, alla quale il molese medio “abbocca” sempre, soprattutto in campagna elettorale. 

Dov’è quel cambiamento culturale politico che avrebbe mandato in pensione i faccendieri rimpiazzandoli con gente etica, gente morale!?  Dov’è?

Chi ha governato questo paese per gran parte degli ultimi venticinque anni lo ha fatto crescere? No! E per quale motivo ce li ritroviamo a governare?

Forse la colpa è anche un po’ la nostra, forse non vogliamo veramente bene al nostro paese, forse siamo un popolino.    

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