DI RUTIGLIANO: “TELECAMERE CONTRO IL VANDALISMO”

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Il vandalismo è un problema purtroppo presente nel nostro come in altri comuni, la differenza sta nel come si reagisce a questa piaga, quali strumenti si mettono in campo per contrastarla.

Riceviamo dal consigliere Giangrazio Di Rutigliano e pubblichiamo:

Wikipedia ci ricorda che la teoria delle finestre rotte fu introdotta nel 1982 in un articolo di scienze sociali di James Q. Wilson e George L. Kelling.

Si tratta di una teoria criminologica sulla capacità del disordine urbano e del vandalismo di generare criminalità aggiuntiva e comportamenti anti-sociali. La teoria afferma che mantenere e controllare ambienti urbani reprimendo i piccoli reati, gli atti vandalici, la deturpazione dei luoghi, il bere in pubblico, la sosta selvaggia o l’evasione nel pagamento di parcheggi, mezzi pubblici o pedaggi, contribuisce a creare un clima di ordine e legalità e riduce il rischio di crimini più gravi.

Ad esempio l’esistenza di una finestra rotta (da cui il nome della teoria) potrebbe generare fenomeni di emulazione, portando qualcun altro a rompere un lampione o un idrante, dando così inizio a una spirale di degrado urbano e sociale.

Per la sua complessità, il fenomeno, merita certamente un approfondimento e non può essere liquidato semplicemente in o con un post, ma certamente non si può rimanere inerti davanti a questi gesti deleteri a cui occorre contrapporre una reazione immediata. 

Quindi: 1) ripristinare immediatamente il danno; 2) Dotare gli spazi pubblici di telecamere di sorveglianza (funzionanti); 3) pensare concretamente alla gestione di questi spazi pubblici.

NOTA DELLE FORZE POLITICHE “PROGETTO MOLA” E “LISTA GIANGRAZIO DI RUTIGLIANO”

 

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