Dopo la pubblicazione di ieri del nostro articolo, ci è giunta notizia del ritiro, da parte dell’avv. Leonardo Losito, del suo esposto all’Ordine degli Avvocati di Bari contro la collega e consigliere comunale Elisa Sciannameo. Ecco come stanno le cose, dopo aver ascoltato i “duellanti”.
Buongiorno consigliere Losito, dopo la pubblicazione di ieri del nostro articolo, una fonte autorevole ci ha riferito che Lei ha già provveduto al ritiro del suo esposto contro Elisa Sciannameo. Risponde al vero? E se sì, per quale motivo lo ha ritirato se, invece, si è sentito offeso dalla sua collega? E’ vero che Lei si è deciso alla rinuncia a seguito di forti pressioni del Sindaco e degli altri esponenti di maggioranza?


Ho presentato l’esposto perché sono rimasto scosso dalle dichiarazioni della collega sia in consiglio che in conferenza stampa. Ci ho rinunciato successivamente perchè ritengo sia arrivato il momento di provare a ristabilire un clima sereno all’interno del Consiglio comunale concentrandoci sui temi importanti che riguardano la nostra collettività. Un concetto che ho espresso tra l’altro personalmente nell’ultimo consiglio comunale: concentriamoci sui provvedimenti importanti per la città.
Non ho subito pressione alcuna dal sindaco e dalla maggioranza.
D’altronde, come potrebbero farmi pressione quando viene attaccata e denigrata la figura di un padre professionista e punto di riferimento di centinaia di giovani!
L’avvio del procedimento mi è stato notificato dall’Ordine, se mal non ricordo sabato mattina. Io, il lunedì mattina (24 agosto) alle 9:00 lo avevo già ritirato, e non l’ho fatto nell’immediatezza per non togliere tempo alla mia famiglia. Quindi chi e quando avrebbero dovuto farmi pressione? È stata una mia libera scelta per porre fine alle beghe che non servono al paese.
Fin qui la risposta del consigliere Losito.
Ovviamente, abbiamo ascoltato la consigliera Elisa Sciannameo.
Buongiorno consigliera Sciannameo, Lei sapeva del ritiro dell’esposto da parte del consigliere Losito, presentato al Consiglio di disciplina dell’Ordine già lunedì 24 scorso?
Sì, lo sapevo. Ma non cambia niente.
In che senso? Non è soddisfatta che il suo collega abbia rinunciato ad accusarla davanti all’Ordine degli Avvocati di averlo diffamato?
Nonostante il ritiro, il procedimento va avanti d’ufficio, come è stato chiarito dal Consiglio Nazionale Forense. Infatti, il Consiglio ha specificato che la rinuncia all’esposto non estingue il procedimento disciplinare.
Si spieghi meglio…
Ecco, il Consiglio Nazionale Forense, anche sulla base di numerose sentenze della Magistratura, ha spiegato che “l’azione disciplinare non rientra nella disponibilità delle parti”. In poche parole, “la rinuncia all’esposto da parte di chi lo ha presentato, così come l’eventuale dichiarazione delle parti di essere pervenute ad una risoluzione bonaria della controversia non condiziona né implica l’estinzione o l’interruzione del procedimento”.
Quindi, a questo punto che succede?
Accade che il procedimento andrà avanti d’ufficio, nonostante la rinuncia del consigliere e avvocato Losito ad accusarmi. E a me va benissimo così, perchè io pretendo che, in ogni caso, sia fatta chiarezza fino in fondo. Ho ricevuto delle accuse ingiuste e infondate da parte del collega e, pertanto, voglio che il Collegio di disciplina dell’Ordine accerti la verità, non avendo io mai offeso, insultato nè denigrato il consigliere Losito, in nessuna occasione. Peraltro, vorrei chiarire che non esiste alcuna “guerra” tra studi legali: prima dell’esposto dell’avv. Losito i nostri rapporti professionali sono stati sempre buoni e improntati a reciproca correttezza, senza alcun tipo contenzioso, così dicasi per il rapporto tra il collega Losito e lo studio molese nel quale presto la mia opera professionale.
Fin qui le dichiarazioni dei “duellanti”. Insomma, siamo davanti ad nuova telenovela politica dagli esiti incerti.