CORONAVIRUS: SECONDO DECESSO A MOLA. LE COSE NON VANNO AFFATTO BENE. ECCO PERCHE’

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Stamattina, venerdì 3 aprile, è deceduta una donna molese ricoverata alcuni giorni fa. I casi finora accertati sono almeno 11 (e non 10) e preoccupa, non poco, il contagio di un giovane ragazzo. La pandemia si sta allargando nel nostro nucleo urbano? Il Sindaco dovrebbe fornire maggiori informazioni sull’evoluzione del Covid-19 a Mola, altrimenti c’è il rischio che molti cittadini non percepiscano la gravità della situazione.

Poco fa, oggi pomeriggio, venerdì 3 aprile, il Sindaco ha diffuso il seguente messaggio:

“Nella tarda mattinata di oggi sono purtroppo stato informato del decesso di una nostra concittadina ricoverata qualche giorno fa e risultata positiva al Covid-19. Con grande forza rivolgo ai suoi familiari l’abbraccio e le condoglianze di tutta la Città di Mola di Bari.”

“Mola Libera” si associa con dolorosa partecipazione al cordoglio e alla solidarietà verso i familiari della nuova vittima, in un momento estremamente difficile della vita nazionale e cittadina.

Due morti: il decesso odierno della donna molese si aggiunge a quello di un ottantaquattrenne avvenuto la scorsa settimana.

E almeno 11 contagiati complessivi (compresi i deceduti), collocano Mola nell’inquietante classifica regionale tra gli 11 e i 20 casi di contagio da Covid-19: classe purtroppo confermata dal Bollettino epidemiologico regionale odierno, a differenza di quanto ieri affermato dal Sindaco che riportava un totale di 10 casi, secondo il Dipartimento di prevenzione ASL.

C’è qualcosa che non va se a Mola il dato si sta facendo preoccupante al cospetto di altri comuni viciniori meno toccati dalla pandemia, ad eccezione di Bari (grande città) e di Noicattaro, che ha avuto la sventura di una concentrazione di casi di anziani e di personale nella RSA “Nuova Fenice”.

Peraltro, gli ultimi due casi, segnalati ieri sera dal Sindaco nella sua diretta Facebook, devono far suonare un forte campanello d’allarme: Colonna ha detto che si tratta di “un uomo adulto” (quindi, non anziano) “e di un ragazzo giovane”.

Purtroppo, il Sindaco non sta più informando sull’età precisa dei contagiati, nè se si tratta di casi collegati ai precedenti oppure a se stanti.

Informazioni fondamentali per capire se a Mola il contagio si sta diffondendo, con casi che potrebbero non essere collegati tra loro.

E questo è ancor più preoccupante perchè gli appelli a restare a casa non vengono recepiti se l’intera popolazione non comprende bene quale dinamica sta prendendo la pandemia sul nostro territorio comunale.

Una dinamica che, in presenza di decine di casi di persone in quarantena, di cui 27 in osservazione giornaliera (come ha informato il Sindaco ieri sera, confermando indirettamente e per eccesso il nostro dato di 21 unità), potrebbe vedere un’ulteriore aggravamento della situazione.

Ecco perchè “Mola Libera” chiede maggiore chiarezza e trasparenza: la privacy delle persone e delle famiglie va assolutamente rispettata, su questo nessun dubbio. Ma è indispensabile conoscere la dinamica in atto. Ad esempio, la presenza di un giovane tra i contagiati (i giovani hanno notoriamente molti contatti sociali), può essere molto preoccupante.

Il Sindaco, a nostro modesto parere, dovrebbe introdurre nuove misure di restrizione: ad esempio, chiedendo ai supermercati di censire le persone che vi si recano con troppa frequenza e monitorando, tramite la Polizia Locale, attentamente le persone in quarantena osservata affinchè non escano assolutamente di casa.

Infine, pur lodando ancora una volta il massimo impegno profuso dal Sindaco fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, non possiamo fare a meno di chiedere una maggiore collegialità e condivisione con l’intero Consiglio comunale nella gestione della crisi economica e sociale in atto.

Ecco la cartina del Bollettino epidemiologico regionale di oggi 3 aprile 2020:

3 Commenti

  1. Io sono del parere che non ci sono abbastanza controlli,in particolare per quei soggetti che sono sottoposti a quarantena obbligatoria e al rispettivo nucleo familiare. Vengo informata di gente che esce tutti i giorni, visite da un condominio all’altro e chi resta tranquilla per strada a farsi la chiacchierata. Condomini che non sono stati informati (e qui vorrei sapere chi è il responsabile ) del contagio di un loro inquilino. Ne avrei di cose da dire, mi fermo qui… Una cosa è certa, qui stiamo facendo” come il cane che si morde la coda”. Rivedere il sistema di gestione di questa pandemia non sarebbe male!!!

  2. In effetti i controlli si devono fare più stringenti, se la popolazione non capisce le norme della quarantena e dello stare in casa e va passeggiando la cosa non va affatto bene. Le conseguenze sono appunto quelle di un’impennata dei contagi. Bisogna sempre indossare la mascherina ed i guanti e mantenere una distanza di almeno 1-2 metri. Tornati in casa bisogna cambiarsi d’abito e lavarsi accuratamente le mani più volte al giorno e non toccarsi gli occhi e la bocca. Stare assolutamente alla larga da gente che starnutisce e tossisce perchè gli spruzzi e le goccioline di saliva arrivano ad una distanza superiore al metro. Ma comunque osservare strettamente il divieto di uscire di casa e andare a fare la spesa una volta ogni 2-3 giorni vicino casa.

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