Secondo la scheda per ottenere il finanziamento ministeriale, la bretella da Bari a Mola renderà efficiente il collegamento tra il porto di Bari e quello di Taranto! Non quello di Brindisi o di Otranto (ammesso che avesse senso) ma quello di Taranto.
Riceviamo dal “Comitato per la Difesa del Territorio Molese” e pubblichiamo:
VARIANTE SS 16: UNA QUESTIONE DI SOLDI
L’assessore regionale Giannini l’ha proclamato chiaro e tondo durante un convegno a Mola sulla nuova bretella della Statale 16 Bari Mungivacca-Mola: “io questi 250 milioni non li voglio perdere”.
Ed ecco spiegato l’arcano. Non si costruisce la nuova bretella per risolvere un problema (decongestionamento della tangenziale di Bari) ma per non perdere dei finanziamenti potenziali. Ecco, ripercorriamo la storia di questi fantomatici finanziamenti.
L’intervento in questione è inserito nel Piano operativo Infrastrutture di competenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, approvato con delibera n.54 del 2016 da parte del CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) ed inserito nel Contratto di Programma tra il ministero e ANAS per il periodo 2016-2020.
Effettivamente ci sono dei limiti temporali per l’appaltabilità dell’opera: deve avvenire entro il 2021. Ci sono due anni a disposizione per passare dallo studio di fattibilità al progetto esecutivo da appaltare. Quindi ci sarebbe tutto il tempo per valutare ulteriori soluzioni maggiormente sensate e, sopratutto, ponderare se effettivamente questa bretella realizza gli obiettivi prefissi.
E andiamoli a vedere questi obiettivi prefissi, prendendo la scheda inserita dal Ministero nel FSC 2014-2020, scheda n.45, codice BA26. Ecco cosa dice la scheda nella sezione OBIETTIVI GENERALI E FINALITA’: “La realizzazione dell’infrastruttura consentirà di rendere efficiente il collegamento tra i due porti di Bari e Taranto e dell’interporto di Bari con innalzamento del livello di servizio e riduzione dell’incidentalità.”
Sì, avete capito bene: secondo la scheda per ottenere il finanziamento ministeriale, la bretella da Bari a Mola renderà efficiente il collegamento tra il porto di Bari e quello di Taranto! Non quello di Brindisi o di Otranto (ammesso che avesse senso) ma quello di Taranto. No, non è Lercio. E’ un documento del piano operativo del Ministero Infrastrutture.
Ora, affinchè il finanziamento previsto dal piano sia ammissibile, occorre che vengano rispettati alcuni criteri. Tra questi c’è “il raggiungimento dei risultati attesi con riferimento all’obiettivo specifico della pertinente priorità”. Com’è possibile finanziare un’opera che si prefigge di rendere efficienti i collegamenti tra il porto di Bari e quello di Taranto quando si fa una bretella in direzione Brindisi?
Altro criterio di selezione delle opere da finanziare è la “coerenza strategica degli interventi con la programmazione nazionale e regionale”. Ora che coerenza strategica c’è tra il voler migliorare i collegamenti tra i porti di Bari e Taranto e costruire una nuova strada tra Bari Mungivacca e Mola? Inoltre a livello regionale il PRT (Piano Regionale Trasporti 2015-2019) prevedeva due interventi:
1. SS16Bis – Realizzazione della Variante tra Torre a Mare e via Caldarola con sezione tipo B
2. A14 – Realizzazione antenna autostradale diramazione Brindisi-Lecce I lotto con sezione tipo A (cioè un prolungamento autostradale della A14 verso Sud-Est).
La variante suddetta non ha alcuna coerenza strategica con quanto previsto dal piano regionale dei trasporti e non potrebbe neanche essere finanziato.
Non solo, neanche la mozione del consiglio regionale dello scorso autunno, di cui abbiamo trattato in un post dello scorso 10 dicembre è coerente con il mostriciattolo in questione.
Va da sè che la fretta di approvare lo studio di fattibilità della variante SS 16 è dovuta più alle imminenti elezioni regionali che si terranno nel 2020 e 250 milioni da distribuire a potentati più o meno locali sono un boccone troppo grosso per lasciarselo scappare. La variante non è affatto tesa alla risoluzione di un problema: non al miglioramento dei collegamenti tra i porti di Bari e Taranto e nè al decongestionamento della tangenziale di Bari.
E perchè Regione, Città Metropolitana e, sopratutto, la stampa locale con la Gazzetta in prima fila, parla di perdita di finanziamento se non si realizza questa nuova bretella?
Ovviamente per drammatizzare e far passare chi richiede maggiori approfondimenti sull’utilità di quest’opera come dei perditempo, dei signorNo, addossando loro la colpa della “perdita dei finanziamenti”.
Come si diceva (e come dicono gli americani) il driver (cioè chi o cosa guida) sono i soldi. Non l’utilità dell’opera, che infatti non c’è, come abbiamo evidenziato in questo e in altri interventi, e come continueremo a fare con i successivi.
Il grafico allegato mostra l’assurdità di quanto si intende realizzare (linea in verde) rispetto all’obiettivo strategico dichiarato (linea in rosso).
Comitato Difesa Territorio Molese